martedì 20 settembre 2022

IGNOTI ai più, MARTIRI, SANTI, COREANI: da pregare almeno oggi

 * La fede entrò in Corea per opera esclusiva dei laici che vi predicavano il Vangelo dagli inizi del sec. XVIII . Pur senza la presenza di sacerdoti si formò una comunità coraggiosa e fervente nella quale Dio fece germinare semi di abbondante santità che, acquistò nuovo slancio, quando i primi missionari francesi, nel 1836, riuscirono a introdursi segretamente in quella regione...

* Ma il martirio dei cristiani non fu repentino: chi accoglieva Cristo doveva vedere annullata la propria identità: i beni confiscati, il proprio nome cancellato dall'albero genealogico, la famiglia ridotta  in schiavitù e ad accettare dopo lunghe sofferenze, la morte per il Signore Gesù. Le eloquenti ultime parole dei martiri furono il sigillo pubblico alla loro fede...

* Le ondate ricorrenti di persecuzioni, protrattesi per più di un secolo, fecero più di 10.000 martiri di ogni ceto e di ogni condizione sociale tutti associati nell'unica testimonianza. Tra coloro che morirono per Cristo 79 vennero proclamati "Beati" da Pio XI altri in seguito.Va ricordati  il primo prete coreano Andrea Kim Taegon e l'apostolo laico Paolo Chong Hasang. Giovanni Paolo II questi e 103 martiri li canonizzò a Seoul nel 1984 durante la visita in Corea...

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