venerdì 23 dicembre 2011

OLTRE LA STANCHEZZA

Ieri ...sera non ho potuto scrivere perchè il  "mezzo" non rispondeva.
Scrivo adesso, un po' stanco, e poi riprenderò il prossimo anno: dal 27 pv. vado qualche giorno a Valserena per "tirarmi fuori" pregare, meditare e rilassarmi.
     * Mi conforta la parola di "Benedetto" che dopo avere detto che in Europa c'è una
       crisi etica e di fede invita ad andare "oltre la stanchezza" che potrebbe venire.
       Crisi etica significa di comportamento; e io sono molto amareggiato, a sentire
       alla TV, solo violenze e gente che ruba, imbroglia e... simili...
       Crisi di fede è evidente nel fatto che sempre meno persone celebrano la Cena del
       Signore (Messa) che è il gesto del cattolico credente...nell'attesa, sempre meno
       gente va in Chiesa...
       Ma parlando della GMG di Madrid rinnovava la speranza per andare "
       oltre la stanchezza" di oggi.
* Anche il nostro (di noi milanesi) Vescovo Angelo, ricordava ieri il grande dono che 
   abbiamo ricevuto dal Mistero: Gesù che accompagna la nostra stanchezza e 
   rinvigorisce ogni giorno la nostra speranza.
       * Ma ieri volevo dirvi che, forse non pagava l'ICI (!!!!!) ,ma una cattolica, donna,
          come Francesca morta a 67 anni nel 1917, ha attraversato 73 (settantatre)
          volte l'Atlantico, in nave, per aiutare i milioni di emigrati italiani in America:
          ha fondato conviti, orfanatrofi, il Columbus Hospital gratuito, sessantasette   
          istituti educativi o ospedalieri...cerca su internet chi è questa donna, santa!
         Si sarà stancata?!
* Gesù e persone come questa mi fanno vincere la stanchezza!
   Buon santo Natale di Gesù e speranze per una anno nuovo! Se il Signore vorrà!

mercoledì 21 dicembre 2011

LA PRIMA GENERAZIONE INCREDULA

Ho scritto un pro - memoria a giovani che sono nel gruppo Agape su face - book e sto pensando che nessuno o solo uno o due  darà un segnale, non dico di risposta ma semplicemente : "letto!" Non chiedo un grazie!
     Sto pensando ogni tanto a come fare per riuscire a parlare con i giovani partendo
     da quello che pensano loro: non so se pensano, so che non li sento parlare dei
     problemi della vita e spero che ne parlino tra loro.
Il libro che ho davanti titola: " La prima generazione incredula" e però pare che solo il 15% degli italiani riconosca di essere "anziano"...allora increduli non sono le persone sotto ventitrè anni, ma i loro padri?
Io lo penso: non c'è un "grembo adulto" portante.
     In verità mi stupisce anche il fatto delle migliaia di giovani che riempiono le piazze
     per qualche manifestazione "cattolica" ( vedi GMG ) e però le celebrazioni della
     Domenica sono partecipate da pochi, pochissimi.
Rimane il fatto che sui mass media si parla spesso dei giovani e dei loro problemi:
ma quali? La casa? il lavoro? il sesso? il divertimento?
Ma se questi problemi non sono di una persona consapevole di un Destino, di cosa si parla? E' come giudicare la "manovra economica" partendo dal proprio portafoglio ma non guardando il "bene comune"
     Io non vedo bene la situazione: so che tutto è guidato da una Sapienza che non è la
     nostra ma non mi sembra, a breve termine, di intravedere...una "fioritura" !
Dai quaranta ai sessanta anni almeno è una generazione incredula: cosa possono "credere" i loro figli?
     Intanto aspetto una risposta da quelli dell'Agape. Pensi che arriverà?

martedì 20 dicembre 2011

DUE VITE, PER SEMPRE!

Lo avevo appena cercato al telefono; mi hanno detto che era uscito; l'ho ricercato e non ho avuto risposte. Si chiamava Luigi.
Oggi leggo in un necrologio di "Avvenire" che ci saranno i funerali domani!
      Era un amico, sacerdote. Aveva due anni di ordinazione sacerdotale più di me e ci siamo incontrati in Seminario a Seveso dove lui insegnava già e io arrivavo per essere collega per le medie (allora dalla 1° alla 5° Ginnasio; materia di insegnamento: Lettere).
Ricordo le risate che facevamo, noi due interisti, agli altri "colleghi" per le vittorie nerazzurre, o lo battute quando, in refettorio, a noi che eravamo gli ultimi , non arrivavamo...che i vassoi vuoti!!!
E le nostre scelte politiche per il centro - sinistra!
Ricordo anni dopo, i suoi commenti alle Liturgie domenicali che leggevo con attenzione  per imparare, anche. Poi...ci si perde di vista...
L'ho ritrovato recentemente in un articolo su "Il gallo".
Quando salirò negli spazi di Dio...ci sorrideremo in una vita per sempre!
   Havel invece mi aveva affascinato durante la "primavera di Praga" una tra le prime
   rivolte popolari contro il comunismo.
   Era stato in carcere più volte con altri amici dissidenti.
   Ricordo alcune sue espressioni: alla moglie dal carcere: " L'amore vincerò l'odio..."
   o dal balcone, alla folla che riempie la piazza dopo che i carri armati russi se
   ne sono andati dice: " La verità vince!"... per un socialismo dal volto umano.
   Poi dopo la Presidenza ritornò alla letteratura...
   Esempio di  rivoluzione morale, prima di tutto, per dare senso all'economia e alla
   politica.
Anche lui spero di ritrovare negli spazi di Dio, in una vita per sempre!

lunedì 19 dicembre 2011

ERO IN CARCERE

Dove sei Signore?
Penso che a volte venga alla mente e nel cuore a tutti i cristiani questa domanda, anche a me, e, penso, anche a te.
Omar, carcerato a Redibbia, in un italiano un po' sconnesso ha detto a "Benedetto":
"...permettici di aggrapparci a te con la nostra sofferenza e quella dei nostri 
    famigliari, come un cavo elettrico che comunichi con il Signore Nostro. "
  
"Anch'io ti voglio bene...e vorrei seguire le parole del Signore che mi toccano sempre:- mi avete visitato nel carcere e sono stato io che vi ho  aspettato - . 
E mi domando se ho tenuto presente questa parola del Signore.
     So che in voi il Signore mi aspetta...e penso che lo scopo di queste case circondariali sia di aiutare a ritrovare se stessi...
    Io so che per me è un obbligo particolare di pregare per voi, di tirare voi, quasi, al Signore, in alto...
...e invito anche tutti gli altri a pregare, così che un forte cavo, per così dire,sia, che vi tiri al Signore e ci collega anche tra noi...so che in voi il Signore mi aspetta!"
Voglio ricordarmi e ricorare che il Signore è qui!

domenica 18 dicembre 2011

E' VICINO

Il Signore è vicino! ricordava Paolo
Oggi la Parola della Liturgia mi ha sollecitato questi atteggiamenti:

* stupore per questo avvenimento: " come è possibile?" Allora: "Dio mi assomiglia" !
* contemplazione dello stupore di Maria e della presenza di Gesù , dietro la porticina ho
   ricordato una volta. E' Lui che guardo, ascolto, a cui faccio le mie richieste; ma
   sempre disposto a dire. " Ecco! sono Tuo, sia fatta la tua volontà!"
* apertura della mente e del cuore al Vangelo, letto ogni giorno, perchè diventi il mio
   criterio e tutto "ciò che è vero, giusto, nobile, puro..." sia oggetto dei miei pensieri...
* Perchè è rossa la tua veste? perchè accettare Gesù significa pagare la Croce, e, del
   resto, solo così Gesù,"spremuto nel torchio", ci ha riconciliati con Dio/Padre; così, 
   crocefisso, mi diventa accessibile, si fa vicino al mio quotidiano e mi aiuta a realizzare
   la Sua volontà...Essere cristiani: fare la Sua volontà è come "la fatica del parto", come
   ha fatto Maria nei momenti bui della sua vita a Nazaret (prova a pensarci) mentre Gesù
   si proponeva ungo le strade della sua terra...

Vivere questo tempo come attesa del giorno ultimo, ma  nella compagnia di Gesù, che si fa vicino, presente, per aiutarmi a scegliere...
Mia compagnia, tua compagnia...nostra compagnia! E' vicino!

sabato 17 dicembre 2011

RIPOSA IN PACE

A volte, soprattutto in certe ore della giornata, quando mi "sento" un po' solo, mi chiedo se quello che ho cercato di fare e dire nel mio essere sacerdote, con tutte le persone che ho incontrato, sia stato giusto o se è stato sbagliato il mio parlare, dire, insegnare, proporre...
     Ho letto il messaggio di "Benedetto" per la Giornata mondiale della Gioventù
     per il primo Gennaio 2012.
     Riporto solo qualche espressione:
* I giovani devono avere il coraggio di vivere essi stessi ciò che chiedono agli altri,
  usando in modo buono e consapevole la loro libertà...
* Educare alla verità e alla libertà perchè " che cosa desidera l'uomo/donna più
   fortemente della verità" ?...
* L'educazione significa introdurre alla realtà, ma essa avviene per l'incontro di
   due libertà: quella di chi educa: l'adulto,e quella di chi si vuole
   educarse:il giovane...
* Oggi è difficile educare alla libertà perchè prevale il relativismo, il secondo me, 
   che oscura la ricera della verità/realtà...
* Educare poi alla giustizia e alla pace: ma occorre essere consapevoli che
   esistere è...dipendere dal "Mistero" altrimenti non c'è verità sull'umano e quindi
   non può esserci giustizia e pace...
Chi da primi anni del mio sacerdozio a oggi, chi mi ha ascoltato, sa che da sempre
dico e propongo così.
* Alzare gli occhi a Dio..." conclude il messaggio.
Questa sera li alzo e riposo in pace!
     

venerdì 16 dicembre 2011

L'AUDACIA DI UN PAPA

E' il sotto-titolo di un libro,più di settecento pagine, di Andrea Tornielli su PAOLO VI,
edizioni Oscar Storia Mondadori.
    E' interessantissima la documentazione storica sulla Segreteria di Stato Vaticana da quando il fututo Papa, don Battista Montini, ha avuto l'incarico di vivervi dentro, fino alla sua nomina "criticata" ad Arcivescovo di Milano nel 1955.
    Mi ha molto "gasato" quanto Montini in quell'anno disse a Sesto san Giovanni (allora la Stalingrado d'Italia): quest'anno l'ho già detto alcune volte, anche in predica...
forse in ritardo!!!
Riporto il testo del discorso che i dirigenti della Marelli avevano censurato nel ciclostile da loro stampato e distributo ai giornalisti e agli operai:
     " La religione cattolica non è alleata del capitalismo oppressore del popolo; i
       primi a staccarsi dalla religione non furono i lavoratori, ma i grandi impresari e
       i grandi economisti del secolo scorso, che sognarono di fondare un progresso,
       una civiltà, una pace senza Dio e senza Cristo.
            Coloro che tra loro invece rimasero fedeli ai principi cristiani,
            trovarono naturale curarsi degli interessi dei lavoratori e stimarono questo
            uno dei loro nobili doveri." (Ma furono pochissimi, dico io!)
Il Comunismo è venuto come reazione al Capitalismo oppressore.
Chissà tu cosa pensi !?!

giovedì 15 dicembre 2011

L' ANNUNCIO A GIUSEPPE

Certamente ti ricordi che l'Annuncio della presenza di Dio sulla Terra è portato da un Angelo, Gabriele, alla ragazza Maria, che abitava a Nazaret. Ne venne la prima parte dell'Ave Maria, completata poi dalle parole di Elisabetta e dalla fiducia del popolo nella protezione della Madonna che costituisce la seconda parte di questa preghiera.
Tutto questo lo troviamo nel Vangelo di Luca.
       Ma Matteo, che è un maschilista come tutti gli ebrei di allora, nel suo Vangelo,
       racconta invece dell'Annuncio di un angelo, a Giuseppe, per convincerlo a
       prendere Maria, che era incinta, come sua sposa, e a chiamare il bimbo che
       nascerà:Gesù.
Ma sempre nel Vangelo di Matteo ci sono altre visite di un Angelo a Giuseppe:
la prima per dirgli che Erode vuole uccidere i bambini e quindi di prendere
" il bambino e sua madre e di fuggire in Egitto" e una seconda per avvisarlo che era morto Erode e quindi di tornare in Israele.
      E forse ce n'è una quarta, quando in sogno gli viene detto che adesso regna Archelao: Giuseppe ha timore di questo re tiranno, e allora si ristabilisce a Nazaret.
     Giuseppe non è uno che parla: non conosciamo nemmeno una sua parola dai
     Vangeli, ma è una persona che obbedisce.
E' la fede: ascoltare e fare.
Ho una certa simpatia per Giuseppe: lo ammiro per la sua "dura" fede che vorrei avere.
Non sappiamo nulla nemmeno della sua morte: viene anche chiamato "patrono della buona morte". Ogni tanto gli dico un "Gloria" !

mercoledì 14 dicembre 2011

LA VERA GIOIA

* Io e tu facciamo parte di quelle persone  che hanno una casa e "il pane" : due miliardi
   non ne hanno...
* Uccisi due senegalesi perchè "neri" : è il vertice di un atteggiamento di troppi.
   Non uccidono perchè non ne hanno il coraggio...e nemmeno la pistola. Ma il cuore?
* In nove mesi cinquemila siriani uccisi dalla polizia che deve mantenere l'ordine 
   costituito: ma l'attenzione degli italiani impegnati è dire che "la Chiesa" in Italia non 
   paga l'ICI generalizzando  e  dicendo anche falsità ( chi non paga, paghi )
   ma...l'evasione fiscale e i soldi in Svizzera:  chi commette da anni questi reati ?
* Una giornalista a Lampedusa rischia la vita per salvare profughi, donne e bambini, 
   sul barcone alla deriva...ma chi evidenzia questa notizia ?
* Un signor Giovanni  muore a quarantanove anni dopo avere cercato, con l'aiuto 
   dell'amica Teresa e un grupetto  di amici, di rinnovare la vita spirituale del proprio 
   convento,l'Ordine dei carmelitani, richiamandosi e richiamando tutti che l'Amore è 
   il Crocefisso e che una vita è tanto più umana quanto più è conforme a Gesù.
   Lo hanno messo in una prigione terribile i suoi!
   Adesso li chiamano  san Giovanni della Croce (oggi liturgicamente è il suo giorno) e
   santa Teresa d'Avila e dicono che sono "dottori" della Chiesa; ma...chi li conosce?
* Il "Benedetto" dice che la vera gioia è seguire Gesù: sono convinto anche se faccio 
  fatica a esprimerlo: è questione del "temperamento pessimista" che ho...
  Ma dentro la realtà che incontri, vedi, senti, come fai? Tu?

martedì 13 dicembre 2011

LEGGERE

E' strano. o normale ?, incontrare persone che non leggono quasi niente?
Spero leggano almeno...i biglietti e/o le bollette della spesa!
Non voglio fare l'elogio del leggere come mi diceva di fare la mia maestra alle elementari, ma...ho incontrato questa sera un ragazzo delle medie superiori che non ha nessun interesse sportivo e...non legge nessun giornale!
      Forse anche tu! Invece non è sufficiente sentire il telegiornale: il quotidano, un giornale quotidiano, va comperato  e va letto!
Certo non tutte le righe, ma un giornale si compera per sfogliarlo, leggere i titoli in grande (quasi tutti, meno la pubblicità che è quasi sempre falsa) fermarsi poi almeno con il desiderio di tornare a leggere qualche articolo che sembrava interessante...
      Non si deve vivere disinteressandosi della situazione politica del paese, dei problemi che emergono: famiglie, lavoro, Chiesa, ricchi, poveri, immigrati...sport...
Altrimenti si è come Pilato: ti lavi le mani, fai il "chi ne frega!!!"
      Perchè la realtà c'è, le persone vivono, soffrono, amano, muoiono, ricercano...
Mi  ricordo "Il piccolo principe": siamo responsabili del quelli che incontriamo!
                            Leggere un quotidiano è essere responsabili!
Tu leggi un giornale?
Ti consiglio  "Avvenire" ( non esce il Lunedì )

lunedì 12 dicembre 2011

STALLA O GROTTA

Così il "Nuovo Zingarelli" (vocabolario della lingua italiana) definisce il PRESEPIO.
Chissà se ...tutti lo sanno.
     Da sempre ricordo il presepio che mio papà faceva in casa (nel tempo natalizio due locali in sei, più presepio) con tanto impegno: costruiva la grotta e le colline con stracci imbevuti nel gesso liquido e poi li dipingeva con colori ad acqua . Bellissimo!
     Io non l'ho più costruito così! Forse perchè non ero in casa "mia", forse perchè c'era da costruire il presepio in chiesa o dare suggerimenti.
     Adesso quasi tutti i presepi sono avvolti in lucine brillanti, o si cerca di svolgerli, di costruirli, a "tema": il Natale e la famiglia è l'ultimo, quest'anno ...
Siamo tutti intellettuali e...nella "famiglia" non puoi metterci l'asino e il bue: di chi sarebbero segno?
      Il mio presepio quest'anno l'ho costruito togliendo un po' di libri dalla libreria; ho messo come sfondo un cielo pieno di stelle; con la carta, trovata dal giornalaio, ho realizzato la grotta e qualche rilievo montano; le statuine rappresentano persone di tutti i Continenti, con l'asino e il bue e ... ho riempito questo piccolo vano di piccole luci, come stelle...Bellissimo!
Un Gesù bambino quasi più grande della Madonna e Giuseppe pensando che Gesù è
"presente" , oggi, per abbracciare il mondo...
E ho messo da un lato sullo sfondo del cielo, un Croce.
     Il santo Natale di Gesù c'è perchè il Crocefisso è risorto!
Davanti al mio presepio, riesco anche a pregare.
E mi pacifica questa "bellezza", e cerco di guardare il mondo e...
vedo anche te che non conosco forse e prego anche per te.

domenica 11 dicembre 2011

AL DI LA'

Sono tre parole: volevo aggiungere..."della nebbia "!
         Ci sarà un giorno in cui la "nebbia" della confusione culturale, a riguardo del contenuto della fede cattolica in cui viviamo, sparirà, e ci sarà chi "non giudicherà secondo le apparenze, non prenderà decisioni per sentito dire ma " il lupo dimorerà con l'agnello..."
         Colui che giudicherà in quel giorno, Colui che verrà, è Colui che è venuto...
         E' Colui che è presente, sempre vivo a intercedere per noi!
Sono spunti dalla "Parola" di oggi, ma mi piace evidenziare  quelle "tre" parole che indicavano, nel  Vangelo,  dove era Giovanni il Battezzatore: "al di là" .
Al di là: dove è Colui che è presente?
- nel cuore degli altri, segno, sempre, del Mistero!
- nella Compagnia della Chiesa: "sono con voi tutti i giorni"
- dietro la "porticina" del tabernacolo. Così ho imparato  dalla mamma: Gesù vivo è
  presente nell'Eucarestia, nel Pane consacrato che è "custodito" nel tabernacolo.
         Mi sembra necessario riprendere questo richiamo: è importante imparare a stare con Gesù, a parlare con Lui: seduto in chiesa, guardo il tabernacolo, penso a Gesù presente, lo ricordo in qualche episodio del vangelo e parlo, racconto a Lui della mia vita, dei miei desideri, dei mie dubbi, delle mie speranze, dell'attesa di Lui...
        Charles de Foucauld ce lo ricorda scrivendo:
        " ...trovo dolcissima la compagnia di Gesù: ho il Santissimo sacramento,
        il migliore degli amci con cui parlare giorno e notte..."
                                Qui siamo al di là della nebbia

sabato 10 dicembre 2011

LE PREGHIERE DELLA MIA MAMMA

Oggi è l'anniversario della morte della mia mamma.
Voglio ricordarla e ricordartela con queste sue preghiere che ho trovato, scritte a mano, su un foglietto tra quelli che ha lasciato...forse le aveva preparate per pregarle al momento della preghiera dei fedeli che allora cominciavano ad essere introdotte...
Mia mamma aveva fatto la 5° elementare!

* Per tutti i credenti in Gesù Cristo, perchè abbiano una fede sicura nella parola del
  Vangelo e non cedano allo scoraggiamento di fronte agli insuccessi, alle
  incomprensioni e alle difficoltà. Preghiamo

         * Per coloro che si affaticano nel lavoro quotidiano: perchè l'impegno per fare 
            fronte alle necessità della vita presente, non distolga nessuno dallo sforzo
            di rinnovarsi continuamente nella vita interiore. Preghiamo

* Per quanti sono assillati dal problema della casa, del lavoro, del pane quotidiano: 
   perchè non vedano sempre delusa la loro giusta attesa. Preghiamo

          * Per noi che abbiamo avuto la grazia della speranza in Gesù: perchè impariamo a l            lasciarci guidare con più docilità dalla Sua Sapienza e a fidarci sempre meno 
            delle nostre forze. Preghiamo

Non faccio commenti!
Ma capisci perchè mi viene tristezza quando al momento della preghiera dei fedeli...a stento, le solite persone, escono per leggere quelle scritte sul foglietto?
E tu ?
Capisci perchè una donna, sposa e mamma di 5° elementare, che scrive preghiere con questi contenuti, possa insegnare qualche cosa sulla vita cristiana ai figli?

venerdì 9 dicembre 2011

USCIRE DALLE NEBBIE

* E' uscire dalla difficile situazione economica, dal problema dell'Euro, dal realizzare 
  l'Unione Europea, dall' essere, in Italia, in una situazione politica....moribonda... e  
  dallo sperare che emergano formazioni politiche diverse...

* E' riconoscere la difficile situazione della Chiesa cattolica in Italia e cercare di
  uscirne con una partecipazione più coinvolgente dei laici rompendo il clericalismo
  ancora imperante...ma soprattutto a riconoscere che il male più grave è "il peccato" ,
  il nostro peccato, e vivere la Riconciliazione come un momento sereno e..gioioso  
  come è l'incontro con Gesù morto e risorto e presente...

* Nebbia è anche la banalità con cui si parla di santi come Francesco e Chiara.
  "Hanno avuto una vita piena di sofferenze, di incomprensioni.
   Vivono per un progetto che riescono a realizzare solo in parte...e concludono la vita
   nella dolorosa sofferenza della malattia...e del vedere annacquati i loro desideri di vita
   evangelica...alla lettera.
   Un aspetto attuale di Francesco è anche il suo desiderio di una vita tra i musulmani
   in reciproco rispetto...aveva stima degli islamici e desiderava che ci fossero della  
   persone che dall'alto dei campanili delle chiese invitassero la gente alla preghiera 
   come i mussulmani dai minareti...
   ( vedi Frugoni - Storia di Chiara e Francesco - Einaudi)
            Tre "nebbie" diverse, ma sono annoiato dai luoghi comuni

giovedì 8 dicembre 2011

ALL'ALTEZZA DEL CUORE

"Dove sei?" è la prima domanda che viene fatta all'uomo nel racconto della creazione nel libro della Genesi (il libro più diffuso nel mondo perchè è il primo libro della Bibbia).
L'umanità era stata pensata "prima della creazione del mondo", libera, ma si smarrisce.
"che hai fatto?" E' la seconda domanda.
E qui appare l'albero con tutte le conseguenze: era bello, superficialità, sei libero da Dio,potere, e lo prese e lo mangiò, come chi vuole fare... "secondo me"!
" Piena di grazia " invece viene detta una ragazza di Nazaret di nome Maria che "non aveva ancora conosciuto uomo".
Nel sì di Maria sta l'umanità vera: quella che ha il Signore con sè.
Sento molto la mancanza di umanità nell'agire e nel pensare.
Si è umani se vivere il quotidiano è un sì al Mistero, si è umani se vivere è perciò,servire il progetto del Signore che è la comunità cristiana, si è umani se la sessualità è vissuta come dono e come offerta al Signore nella verginità, al proprio sposo/a nella coniugalità a te, a te solo/a, per sempre, si è umani se chi incontri, chi ti sta accanto è segno del Mistero.
Ma questo può avvenire se portiamo Gesù dentro di noi, come la ragazza di Nazaret.
Scrive oggi Giacomo, quello del "trio AGG", sul quotidiano cattolico: non mi interessa più a che altezza è la Madunina del Duomo,so che Lei è all'altezza del mio cuore.
In lei c'è Gesù.
Beh...compera almeno e sfoglia ogni giorno Avvenire, per alimentare cultura cristiana e avere un pensiero, diverso dalla massa, nel cuore.

mercoledì 7 dicembre 2011

AMBROGIO

Forse di Ambrogio sai quanto il libro di storia, forse, ti indicava brevemente.
(Vai a vedere!).
Non si può negare che abbia inciso certamente e fino ad oggi in Milano e tra gli ambrosiani anche se oggi siamo pochissimi! Dico siamo perchè io sono nato a Milano e a Porta Ticinese lungo l' Alzaia Naviglio Grande che adesso, la sera, è una bolgia!       
     Ambrogio era come il Prefetto della città, non era ancora battezzato, ma il suo intervento, a calmare uno scontro tra cattolici e ariani (da Ario che negava che Gesù fosse Dio fatto uomo), sollecitò il popolo a nominarlo Vescovo. Tentò di sfuggire ma...
     Amò la Liturgia inventando Inni e curando la celebrazione (Rito ambrosiano più antico del  Rito romano); amò la Sacra Scrittura che studiava e commentava; amò la verità opponendosi all'Imperatore per le uccisioni inutili di ebrei che aveva fatto; amò i poveri per i quali distribuitì quanto poteva; piangeva per i propri peccati e  per quelli di chi confessava; educò alla verginità con la collaborazione della sorella Marcellina...
Incontrandolo, Agostino, che ricercava la verità, fu certo di averla incontrata in lui, e si fece battezzare...
      Sono contento di essere ambrosiano, e di tanto in tanto, mi fermo
      in sant'Ambrogio e, davanti alla sua urna, lo prego perchè possa amare e    
      vivere anch'io come ha fatto Lui.

martedì 6 dicembre 2011

LA CRISI E' UN TRAVAGLIO

Ho già sentito troppe persone parlare, soffrendo, per questa crisi e per questi tentativi di venirne fuori: è l'ultimo atto, altrimenti il fallimento dell'Italia, come in Grecia...
Oggi in sant'Ambrogio, per una consuetudine iniziata da Montini, il Vescovo di Milano nel "Discorso alla città" ne ha parlato in questi termini (trascrivo alcune espressioni) .
* La crisi del momento presente chiede di essere letta e interpretata in termini
   di travaglio e di transizione...il travaglio del parto esige però dalla donna 
   l'impegno di tutta la sua energia umana...
* Anche noi cittadini immersi nella crisi economica e finanziaria siamo impegnati a
   metterci in gioco, impegnando tutta la nostra energia personale e comunitaria...
La sofferenza che sentiamo nasce dal fatto che si è staccata l'economia e la finanza dalla vita intesa in tutta la sua totalità: siamo trattati come cose, come pezzi del mercato e della finanzia (così, per quel poco che sono in grado,capisco io) e non come persone.
* Dalla crisi si esce solo insieme, ristabilendo la fiducia vicendevole tenendo conto 
   che un approccio solo individualistico non rende ragione dell'esperienza umana 
   che è comunitaria nel suo svolgersi...
* Non basta la competenza fatta di calcolo e di esperimento...occorre anche un serio
   ripensamento della ragione sia economica che politica del nostro agire
   ...ripartire per ricostruire un'idea di famiglia, di vicinato, di città, di paese,
   di Europa, di una umanità intera che riconosca questo dato di esperienza:
   siamo nati per essere insieme, solo insieme si costruisce.
   E' necessario comunque in contributo di tutti per uscire da questa crisi...
    Il discorso era molto più lungo, ho scelto questi pensieri per riflettere insieme

lunedì 5 dicembre 2011

SPUNTI DALLE "LETTURE" DI OGGI

" La tua bellezza era perfetta...eri uno splendore...ma tu, infatuata, ti sei prostituita  
   concedendo i tuoi favori a ogni passante..."
   Spesso nel PrimoTestamento si usa l'immagine della prostituta per indicare il 
   tradimento dell'Alleanza con Jahvè del popolo che si dimentica di Jahvè e sceglie
   altri  alleati, divinità, culti...
   Come la nostra società che in una "cultura" cristiana ha costruito cattedrali, dipinti 
   bellissimi ,per amore di Dio/Padre di Gesù e adesso, che non ha più tempo di dire le
   preghiere del mattino, costuisce...bellissimi "centri commerciali" ,secondo la "cultura 
   del ben avere", più frequentati, la Domenica, delle nostre parrocchie...
" Va vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli...
   ma il giovane se ne andò triste perchè possedeva molte ricchezze."
   E' al tristezza di chi ha molto e lo pensa fonte di potere, questo fascino dei soldi, 
   questa corruzione globale...si dice da sempre "il Dio denaro!"
   Come è difficile...aiutare un "povero" !
" Non temere...il Signore tuo Dio è in mezzo a te...ti rinnoverà con suo amore!"
                          E' la speranza per me, per te, per tutti
                   e ti rialza dallo squallore di questo quotidiano!

domenica 4 dicembre 2011

COLUI CHE E' VENUTO CHE VERRA'

Chi è?
E' un uomo ebreo, vissuto a Nazaret, per anni non si sa niente di lui...so che è morto ed è risorto perchè l'ho incontrato...so che verrà a giudicare il mondo, tutti...
so che lo incontrerò.
Sono felice, al profondo di me, perchè Lui è felice, scrive Charle de Foucauld.
Io cerco ogni giorno di avere un incontro, un dialogo personale con  Lui.
Se come quel giorno ( Vangelo di oggi ) con il suo sguardo vede oggi il mio cuore (un amico, cui oggi è morta la mamma, mi ha detto che lei adesso è ancora più vicina perchè "vede anche il mio cuore" ) ,vorrei che vedesse, come mi suggeriva la Parola di Dio nella Liturgia di oggi:
* ...che non ho timori, perchè Lui è con me...
* ...che desidero piacere a Dio...e crescere nell'amore verso tutti...
* ...seguire la legge dell'amore che lui ci ha dato...
* ...che dentro la confusione di questa società...e la fragilità dell'umano che mi circonda
      Lui continua ad essere la mia speranza...
Certo sono pieno di infedeltà e di peccati ma non voglio ripiegarmi su di me, ma
vivere l'attesa di vedere il suo volto.
                Ti suggerisco di lasciare un piccolo spazio, ogni giorno,
                      per dialogare con Lui: che è venuto e che verrà.

sabato 3 dicembre 2011

BELPAESE ...FRAGILE

Belpaese ai tempi della mia giovinezza era un formaggio "bianco" gustoso, ma si dice anche dell'Italia.
Così titolava un quotidiano oggi: "Belpaese più fragile. Ma tornano i valori!"
Poi trovo i dati del Censis che dicono che  i valori che accomunano gli italiani sono:
66% il senso della famiglia e il 22% la tradizione religiosa.
E mi domando. ma se le convivenze superano i matrimoni, sia pure civili che senso della famiglia può esserci?
Per migliorare invece la convivenza sociale in Italia ci sono qusti dati:
- moralità/onestà 55,5 - rispetto degli altri 53,5 - fede religiosa 15,7
Forse non sarai d'accordo con me, ma il grave problema è proprio questo:la mancanza di una consapevolezza religiosa.
Per esprimermi in parole semplici: non esiste la certezza che ci sia Dio e che perciò vivere è riconoscere di dipendere.
E' da questo fatto che occorre partire, ed è questo fatto che va riconosciuto usando la ragione.
Altrimenti cosa significa tradizione religiosa? andare a Messa, sposarsi in chiesa farsi battezzare...? Questi sono riti tramandati ma o sono segno del mio rapporto che voglio vivere con Dio fatto uome/Gesù nella Chiesa altrimenti come possono rinnovare la convivenza sociale? Solo persone consapevoli che esistere è dipendere ed essere amati
possono migliorare la società!
Cosa significa moralità o rispetto degli altri se il tuo agire non parte dal rinoscimento che la mia libertà è per vivere la risposta alla vita, alla realtà degli altri, come mi propone Chi è all'origine di tutto?
Insomma: non diciamo parole senza contenuto.
Confrontiamoci sui contenuti.

venerdì 2 dicembre 2011

SI PUO' !

Cantava così una canzone di Gaber...con riferimenti paradossali!
Oggi leggevo: " ...Lascerò in mezzo a te un popolo umile e povero."
Mi chiedo: si può ?
Il popolo ebreo attendeva e quando è arrivato non l'hanno riconosciuto.
E allora? Si può?
Nell'oggi caotico del cosi detto popolo italiano (scrivo "così detto" perchè sulla penisola italiana vivono un insieme di popoli  e culture che da solo 150 anni sono stati "sollecitati" a chiamarsi italiani, sotto un'unica bandiera) Si può ?
Non tutti, ma quanti imbrogli, latrocinii, falsità! Pensa solo all'evasione fiscale, sì, anche dei piccoli, ma soprattutto di chi ne ha tanti di soldi; pensa alle notizie di oggi sulla corruzione in molti "responsabili ", a vari livelli, della Regione Lombardia; pensa ai quadri della mafia di questa regione ,sui giornali di oggi...
Si può...?
Adesso dirai che faccio la morale, e non mi spiace,perchè fare la morale significa indicare un comportamento, un fare, un dire.
Il fare e dire di chi sa di essere "dipendente" da un Mistero: è il punto di partenza per essere umile; è il fare e il dire di chi si accontenta di quello che ha; è lo spirito del
povero, e cerca di accorgersi di coloro che non hanno o hanno meno di lui.
Guardavo questa mattina il sagrato della chiesa: pezzi di carta per terra, quà e là: era così anche ieri.
Ho pensato a Gesù e che io potevo essere uno del suo popolo: povero e umile.
Ho raccolto 14 pezzi di carta e ringrazio il Signore che per cinque minuti mi ha fatto umile e povero.
Si può!
Ma avrebbe potuto farlo chiunque ! Anche tu! Così nasce un popolo umile e povero.

giovedì 1 dicembre 2011

E' POSSIBILE ?

Ancora oggi rileggevo e pensavo alle considerazioni di chi suggerisce che un monaco, morto un secolo fa nel Sahara CdF (Charles de Foucauld) dopo avere condiviso per anni l'esistenza degli abitanti del deserto, senza avere lasciato un discepolo, sconosciuto per anni, dopo la sua casuale uccisione nel 1917, a tutta la Chiesa cattolica, potesse essere segno di speranza per un rinnovamento della Chiesa, oggi.
      E anche il Papa oggi parlando della famiglia affermava che il rinnovamento della
     Chiesa parte dal questa "piccola chiesa" appunto,la famiglia.
Secondo spiritualità di CdF siamo chiamati a vivere il nostro quotidano come Gesù, nella sua famiglia, viveva a Nazaret. Una esistenza nascosta e silenziosa.
Nazaret è il lavoro, la prossimità domestica, la povertà della vita allora, la condivisione con gli abitanti del villaggio.
    Ecco il punto: Gesù manifesta così l'umanità del Padre, "Dio"che si fa così vicino all'umano, annullando ogni distanza, per cui nessuno si deve sentire escluso.
Così la "piccola chiesa" e la Chiesa: una umanità che non escude nessuno, disposta da accogliere chi è solo,che vive la semplicità del lavoro e della casa superando ogni contrasto perchè "Dio" è la mia felicità, che fa della preghiera un abbandono.
     "...mi abbandono a Te, fa di me ciò che ti piace..."
E' possibile? Penso di si. Perchè no?