E' sempre sembrato assurdo eppure...
dico bellissima questa descrizione dell'Infinito presente nell'umano, di Charles Peguy.
Egli è sempre presente "...presso gli uomini.
Per quello che ne hanno fatto.
Per trent'anni in cui fu
carpentiere tra gli uomini.
Per quei tre anni in cui fu
una specie di predicatore tra gli uomini.
Quei tre giorni in cui fu
una vittima tra gli uomini,
in mezzo agli uomini.
Quelle notti in cui fu
un morto tra gli uomini.
In mezzo agli uomini morti.
Questi secoli e secoli
in cui è un'ostia tra gli uomini..."
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