lunedì 27 settembre 2021

NOI E I POVERI (pensieri di san Vincenzo de' Paoli)

 * Non dobbiamo regolare il nostro atteggiamento verso i poveri, da ciò che appare esternamente in essi e nemmeno   secondo le loro qualità interiori. Dobbiamo considerarli al lume della fede. Il Figlio di Dio ha voluto essere povero, essere rappresentato dai poveri. Nella sua passione non aveva quasi la figura di uomo, appariva un folle davanti ai gentili, scandalo per i giudei, eppure dice: " Mi ha mandato per annunciare un lieto annuncio ai poveri (Lc 4,18) 

* Come ha fatto Gesù: curare i poveri, consolarli, soccorreli, raccomandarli...Egli stesso volle nascere povero, ricevere nella sua compagnia i poveri, servire i poveri, mettersi al posto dei poveri fino a dire che il bene o il male che noi fareno ai poveri lo terrà come fatto alla sua persona divina. Dio ama i poveri e per conseguenza ama quelli che amano i poveri e abbiamo da sperare che per amore di poveri Dio amerà anche noi.

* Non dobbiamo preocuparci e credere di avere sbagliato se per servzio ai poveri abbiamo tralasciato l'ìrazione. Non è lasciare Dio quando si alscia Dio per l'orazione che è un opera di Dio...la carità è superiore a tutte le regole e tutto deve riferirsi ad essa..Tutti quelli che ameranno i poveri in vita non avranno alcun timaare della morte. Serviamo dunque con rinnovato amore i poveri e cerchiamo i più abbandonati. Essi sono i nostri signori e padroni...

= Sono pensieri dalle "Lettere spirituali" di san Vincenzo de' Paoli, sacerdote, da lui prendo nome le nostre "san Vincenzo" =

 




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