domenica 19 giugno 2022

LA PAROLA DI DIO NELLA LITURGIA DI OGGI: II° dopo PENTECOSTE

 * Con immagini suggestive - la goccia d'acqua nel mare;il granello di sabbia nel deserto  - viene evocata la sproporzione tra la creatura e il Creatore, tra l'uomo/donna, che ha giorni contati e non distingue il bene dal male, e il Signore, "che vive in eterno" ed è pienezza di bene. Ma Dio, paziente e misericordioso, offre all'uomo/donna la sua alleanza, colmando ogni distanza.                (Sir 18,1-2-4-9a-10-13b)

*Di fronte alle sofferenze del tempo presente l'uomo/donna può chiudersi nella disperazione oppure perseverare nella speranza. Attende fiducioso"la libertà della gloria", "l'adozione a figli e la redenzione del corpo" chi, pur sperimentando ancora la propria caducità e quella di tutta la creazione, fa memoria grata e quotidiana di esseere già salvato.  ( Rm 8,18-25 )

* Nelle parole di Gesù non c'è un invito all'irresponsabilità o un incendivo a vivere senza far nulla. Il Padre celeste conosce ciò di cui abbiamo bisogno per il corpo e lo mette a disposizione delle nostre mani e del nostro ingegno.Sa anche però che il nostro cuore è fatto per Lui e,se non ricerca il suo regno e la sua giustizia, sprofonda nell'infelicità.  (Mt 6,25-33)

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