* Creati a immagnine e somiglianza di Dio, (Gn 1,27) portiamo nel nostro cuore la sua iscrizione. E' lecito chiederci con onestà se, all'esterno, questa immagine di Dio che siamo, sia visibile a chi s'incontra, se il nostro volto e i nostri occhi riflettono la luce del Risorto presente in noi.
* Quello che a noi deve importare è la fedeltà al Padre, per conformarci sempre più a Cristo, nel "restituire" la vita ricevuta in dono per renderla sempre pù in comunione con la Trinità. Gli altri "poteri" politici o civili non possono e non devono distoglierci da questo punto fermo che ispira poi lo stile del vivere quotidiano...
* Vivere quotidiano cioè:fraternità,condivisione solidarietà,mitezza,misericordia...Il nostro dedicarci a Dio non ammette "concorrenti". La divinizzazione dell'imperatore romano non può interferire sulle scelte personali relative alla fede. Ogni esistenza umana è di immenso valore perchè ciascuno ha dignità di figlio di Dio...
= Preghiamo: " Canterò in eterno l'amore del Signore, farò conoscere la sua fedeltà " (Sal 88)
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