venerdì 31 maggio 2019

GLI "INNOCENTI" ...E "LEI"

* La nascita del Bambino aveva sfiorato il sacrilegio.Non avevo chiesto nulla in Egitto, ma la notizia ciera giunta portata da viandanti, mercanti, mendicanti. Adesso eravamo tornati a Nazaret; l'Angelo era apparso ancora a Giuseppe e siamo tornati. Subito abbiamo sentito. Gli uomini e le donne di Nazaret chiedevano a noi: "...Cosa sapete dei bambinin uccisi dalle guardie di Erode ?"

* "Niente.." ed era vero. Quale notizia aveva ricevuto Erode per comportarsi così? A Betlemme, un piccolo grumo di case, un villaggio di pietre. Lo sgomento impediva ai pensieri di sciogliersi e credere che avremmo dovuto vergognarci. Come guardare il Bambino così sospeso sopra l'abisso che aveva ingoiato tutti gli altri innocenti ? Per sempre sapere che Lui sì, sfuggito, e gli altri no...

* Li hanno uccisi di notte come i primogeniti d'Egitto? La pelle chiara dei bambini mi abbagliava e non sapevo fermare le lacrime. " I miei occhi grondano lacrime...aspettvamo la pace e l 'ora della salvezza ed ecco il terrore..." Così i genitori in Egitto un giorno...E oggi, come allevare il Bambino e fargli dimenticate l'ombra che avvolgeva la sua nascita e per sempre i nostri pensieri?

* Quanti bambini erano morti per salvare il Bambino? Salvatore del mondo, chi ha salvato chi?

§ Chiudo oggi la lettura di "Lei" ddi Mariapia Veladiano. Se il Signore vorrà, riprenderò...§

giovedì 30 maggio 2019

SONO VENUTI I FARISEI DA "LEI" e DA GIUSEPPE

* Sono venuti in gruppo, di giorno e tutti li hanno visti. Ma Gesù era partito da tempo. Cercavano me, ma hanno interrogato prima Giuseppe che doveva sapere. Giuseppe batteva i chiodi di un letto. Io impastavo il pane o andavo a prendere l'acqua. Li ho visti arrivare in quattro, non tre come i visitatori di Abramo, non uno come l'Angelo.Quattro sono una truppa, dietro loro gente che aspettava risposte.

* Giuseppe batteva più forte ad ogni loro domanda. L'ho raggiunto attraverso il cortile e dietro me le donne con i bambini in braccio e gli uomini che non erano nei campi. Li ho guardati a uno a uno... "Controllate il vostro Gesù" ci aveva detto una volta il maestro fariseo col quale c'era simpatia. Lo avevamo fatto, finchè era possibile. Niente miracoli, anni e giornin felici e quieti. "  Certo adesso fa miracoli" dico agli altri. " I ciechi vedono, gli storpi camminano." dicevo con le parole sentite da Lui.

* "Ma l'attesa deve finire un giorno - dice il più anziano - Il Messia deve venire d'avvero e non riconoscere i giorni sarebbe bestemmia" "  Con il figlio di un falegname?" Scandiscono insieme, il dubbio dei loro discorsi. E dalla nascita alla croce ripetono quello che le Scritture dicono del Messia.

§ "Lei" ansiosa pensava che lui, Gesù fosse chissà dove, e "Lei" non era con Lui.§

mercoledì 29 maggio 2019

C' ERO dice "LEI"

* Io c'ero.L'ho seguito tutti i giorni che ho potuto, nelle strade piene di polvere e sassi, da lontano. E col pensiero l'ho seguito in ogni altro momento. E con l'immaginazione. Giuseppe mi sorprendeva in cortile, eretta come una sentinella a guardare l'orizzonte oltre il verde delle piante di fico, gli occhi fissi al cielo chiaro, mi toccava con gesto mite.

* A volte mi interrompeva in un dialogo tra Gesù e i farisei che lo provocavano: " Chi sei tu per mettere in dubbio il nostro sapere !" " Sono disceso dal cielo " diceva. E tremavo, dentro, per tutte le volte che da piccino mi aveva chiesto come nascono i bambini e io gli avevo risposto: " Tu sei un dono. Tu sei disceso dal Cielo". E adesso le mie parole erano pericolose ripetute da lui.

* E tutti gli davano contro: " Costui non è Gesù il figlio di Giuseppe? Di lui conosciamo il padre e la madre, come può dunque dire: " Sono disceso dal cielo?"  Giuseppe mi prendeva per mano e i portava dentro la nostra casa. Si sa quanto è lungo il tempo della preoccupazione. Appena meno lungo del tempo del dolore. Madonna addolorata. Io sono eterna di dolore.

§ Vi invito a leggere con calma queste riflessioni bellissime, forse mai sentite, sulla Madonna.

martedì 28 maggio 2019

L'ANGELO HA DETTO MOLTO PIU' A "LEI"

* Senza usare le parole, l'Angelo mi ha detto molto più di quel che i Vangeli riportano e io ho saputo subito della morte. Non come morte, ma come infinito dolore. Incomprensibile perdere senza capire. Perchè si pensa che io sapessi? Sapevo quello che tutte le mamme sanno. la paura e desiderio e struggimento. Stringevo il Bambino troppo, come lui l'uccellino.Perchè mi volete saggia, consolata?

* Forse ora. Forse. Ma provate a immaginare di avere generato al dolore un figlio perfetto, bello, con il corpo anche pieno di fascino e le donne e gli uomini lo seguono e la folla va dietro a Lui. A Gerusalemme c'ero...e mi dicevano che no, non lo avrebbero ucciso cos' belle com'era...ma in principio non vedevo visi scuri di rabbia, pensieri di chi cerca violenza..."Non sanno quello che fanno" pensavo quando sentivo parole precise come pietre aguzze...E poi: Lui è buono...

* Ogmi tanto tormavo all'Angelo: perchè non mi hai lasciata sul confne estremo di una terra sconosciuta? Ogni vita è Dio che viene. Ogni bambino è Dio, La vita che arriva cambia il mondo.  Ma la nascita del Bambino non è stata opera nostra. Arriva come arriva la vita. Eppure, poi. anche lui ha avuto un oscuro morire dentro il nero del dolore del mondo come il morire di tanti.
Perchè dovrebbe essere diverso il suo morire ?

lunedì 27 maggio 2019

GRANDINE SU DI "LEI" , COME VOCI ASSURDE

* Infine la grandine arrivò. Lui era ancora piccolo. Le voci crescevano. Giuseppe mi riferiva qualcosa. Io non rispondevo a chi mi chiedeva. " Cos'ha il tuo bambino?...Come si comporta a casa?" A casa è come i vostri bambini, pensavo. Gioca. " Ridà la vita gli uccellini - dicevano - rende limpida l'acqua delle pozzanghere - tocca il fuoco e non si scotta - fa morire i bambini che fanno arrabbiare... "Non è vero !" Questo lo dico forte, anche molto, del resto non è vero! Ma non serve negare se loro ci credono. Uccidere però no, non lo fa.

* E mi fermo nell'impeto della voce che protesta l'innocenza del Bambino Gesù! Il passero era morto nella sua manina stetta stretta. Era morto, certo, la morte che dà un bambino che non sa ancora il suo potere, mi ripeto: Non lo sapeva, lo ha imparato. Era una mattina tutta luce ma la paura mi aveva congelato i pensieri  rimasti nella mia testa di mamma. Avevo capito che quel Bambino non sapeva ancora nulla di sè: Lui però non aveva le nostre strade da percorrere ... 

* "Non è vero" dico più piano. Ma le voci crescono intorno e raccontano di uomini morti per la sua ira, di bambino; l'ira di un bambino è tremenda, dicono, come l'ira di Dio nelle Scritture. Ma non è vero che il Bambinio ha fatto morire qualcuno con la sua ira. L'uccellino è morto ma Lui non sapeva...E poi è vivo, l'uccellino. E' volato alto nel cielo.

domenica 26 maggio 2019

LUNGO IL VIAGGIO DELLA VITA

       §  Dalle Letture della Cena del Signore (Messa) di oggi nella Liturgia Ambrosiana §

* Mentre ero in viaggio..all'improvviso una grande luce dal cielo sfogorò su di me...ho pensato alla vita come un viaggio consapevoli essere sotto la luce del "buco nero" sotto il Mistero. E sempre se vivo emerge la domanda che anche Paolo di tarso fa:"  Chi sei o Signore ? "

* "Alzati e prosegui verso Damasco: ti verrà detto tutto..." occorre una compagnia a percorrere la strada perchè il viaggio è lungo e incontri altri che percorrono altre strade o non hanno ancora la domanda che che susciti il desiderio di vedere la verità tutta intera sulla vita.

* Lungo il viaggio passiamo momenti di tristezza o di confusione per le nostre infedeltà: piangerete e gemerete, sarete nella tristezza...ma possiamo sempre incontrare e vedere  Gesù nella compagnia della  Chiesa la nostra fatica e tristezza, come quella della donna che sta per partorire diventerà gioia.

= Scrive Charles de Foucauld: "Se amiamo Gesù, assiso  alla destra del Padre, noi partecipiamo           alla pace e alla beatitudine del nostro bene amato Gesù"

sabato 25 maggio 2019

GIUNGONO A " LEI " VOCI su GESU'

* Sono Giovanni figlio di Zebedeo e fratello di Giacomo e voglio chiederti di Gesù. Quando ho aperto, era per terra avvolto nel suo mantello, capelli scuri, come Gesù. Un ragazzo, cosa può volere?
Gesù era andato via da poco. Lo avevo seguito e visto diventare "maestro" in pochi giorni.
Ascoltavano le sue parole, nuove anche per me. Lui maestro e io discepola e madre spaventata.

* L'ho svegliato e invitato a entrare. Un po' d'acqua e spezzato un pane:era seduto al posto di Gesù " Sono venuto a chiederti - dice - aspettiamo tutti un mondo nuovo, il regno della giustizia. Giovanni che battezza nel Giordano lo chiama Agnello. E' il Messia vero? Dimmi:da dove viene tuo Figlio ?"
"Non volevo che diventasse grande, con lo struggimento di chi sa, un presentimento che sempre accompagna noi madri..." "Di cosa hai paura Maria?" chiede Giovanni...

* " Della sua scelta libera...che io non posso combattere. E' questo il tremendo di cui ho paura...
Non fargli del male " Gli dico. Gli prendo le mani tra le mie. " Non fargli del male " ripeto "Non fargli del male, mai, anche quando non capirai."

§ E' un dialogo immaginato...ma ci aiuta a capire "Lei", Maria, e il suo dramma. §

* " Io ci sarò, Maria. Lui mi permettterà di esserci. Non so dove, cosa accadrà, ma ci sarò."

 

venerdì 24 maggio 2019

GIUSEPPE... da "LEI"

* Non mi aveva mai detto Gesù, che sarebbe partito ma un giorno l'ho saputo come una cosa che non si vuole sapere. Quando eravamo tutti e tre intorno alla tavola della cena, mi sforzavo di pensare cose lontane dalle mie paure. Non volevo iniziare e suggerire l'inizio. Giuseppe conosceva i pensieri che trattenevo e mi guardava intanto che avviava un discorso sul lavoro del giorno...sui chiodi che non entravano nel legno più duro del previsto, ma alla fine domati da lui e suo figlio-.

* Di che cosa si parla a tavola con il Messia? Lui non sembrava turbato: rispondeva a sua padre, ringraziava, era quieto e non poteva dimenticare l'Angelo che lo aveva annunciato...il suo fermarsi improvviso con gli attrezzi in mano, il mio orrore dei chiodi...ma lo stesso ero felice del suo  stare.

* Quando andò via invece mi abbandonavo a pensare al suo ritorno  e speravo che la forza del mio desiderio lo riportasse a casa. "Sei Figlio di  Dio, conosci i miei pensieri" pregavo...con la bocca sigillata. Madre di Dio che ha paura di suo figlio...chiedo una vita normale per te, una vita normale.

* A letto Giuseppe parlava. "Non sono così vecchio" dice e sfiorava la mai mano per dire che c'era e potevamo portare insieme i giorni che arrivavano. "Non mi consolare ...vorrei che il tempo si arrotolasse e potrei scappare quando arriva l'Angelo...di giovani donne sono piene le case..." Ma non ho mai pensato davvero così.

* " Il Bambino è stato un regalo...ci ha resi un uomo e una donna, senza merito. Adesso è un  uomo ed è andato, non è mai stato nostro, piccola donna moglie di falegname." "E' nostro, sì, ma è anche di tutti...è stato chiamato al mondo, per il mondo...il nostro amore lo accompagnerà..."
Giuseppe non ha risposto su questo punto. O io non hon sentito.

giovedì 23 maggio 2019

VECCHIA E BELLA dice "LEI" di Elisabetta. BELLISSIMO!

* Sono tornata da Elisabetta. Sono partita la mattina presto, il Bambino ancora addormentato, Lo tenevo in braccio e camminavo veloce sulla strada di montagna che adesso mi sembrava corta, facile." Voglio arrivare adesso ! " Aveva detto Gesù appena sveglio e già stanco di polvere e sassi. Lo tenevo in braccio e ho visto subito la casa di Elisabetta e a sinistra il fico grande che toccava suolo...

* "Attenti!" dice una voce monella sopra la nostra testa. "Cadi!" rispondo spaventata alzando le bracci pronta a prendere Giovanni al volo! " Il fico è traditore, non si sale sui rami" Ricordavo le raccomandazioni di mio padre, ma già Giovanni si lasciava cadere tra la polvere. L'ho abbracciato sollevata. "Sei grande ormai...!"

* "Lasciali giocare, Maria! Non é la pianta di fico che devono temere" Elisabetta era vecchia e bella. Era stesa su una panca avvolta in una coperta bianca. Non era stupita. Non avrebbe potuto vedere Giovanni crescere..e lei raccoglieva quel che restava della sua vita con la pace di chi ha visto arrivare il Regno tanto atteso. Volevo parlarle di Gesù, ma parlò lei.

* "La madre del mio Signore mi visita e il mio cuore riprende vigore! La tua forza Maria raccoglie quella di tutte le donne che nulla sanno del bambino che portano. Può nascere come un canto di perfezione o avvolto nel mistero del male. Nasce una vita che non ci appartiene, ma solo...accudire! "

§ Non le ho raccontato nulla di Gesù. Ho fatto il pane e l'ho spezzato per lei, Zaccaria e i bambini. §

mercoledì 22 maggio 2019

"LEI" ...RACCONTA DI LUI

Quando è partito...l'ho seguito. Lui non si voltava mai. Posava i piedi con prudenza, non voleva fare male alla terra, ho pensato, pazzi tutti e due eravamo, lui ad andare e io a seguire.
Allora ho raccolto i sassi su cui camminava, li ho raccolti nel grembo
e lui ha rallentato e mi a aspettato.

* Era caldo e sollevava la polvere che sembrava farina benedetta, così chiara nella luce chiara.
La notte mi sono rotolara nella sua polvere. Quando sono tornata ho potato i sassi con me fino a casa.
La polvere restava attaccata al vestito, non l'ho lavato, era quello che avevo di lui.

* La gente chiamava me stracciona e lui vagabondo.
Non capivano che anche i sassi e la polvere sono forme di amore.
Madre degli straccioni e dei vagabondi, preggo per voi.

§ Sono pensieri che " Lei" aveva, in quei primi tentativi che faceva per seguirLo.

martedì 21 maggio 2019

UNA SPADA TI TRAPASSERA' L'ANIMA

* Come Simeone aveva detto in principio sul capo del Bambino al Tempio,una spada ti trapasserà. E adesso io c'ero e dicono che ci fosse anche Giovanni, ma non l'ho visto. Sentivo le guardie  respirare di sollievo. Immobili guardie del corpo, del solo corpo di Gesù. Tutto l'orrore del mondo nel corpo giovane che lentamente muore. Ma cosa pensavano di ottenere? Luce contro le tenebre, nel deserto.

* E l'hanno fatto scendere, corpo rotto senza grazia se non quella che gli vedeva il mio amore e ho gridato, silenziosa, al loro cuore di uomini, figli con madre, fratelli e affetti. L'ho avuto caldo ancora ma non era vivo, la pelle con il suo odore che non gli sentivo da anni, e l'ho accolto nelle pieghe del mantello già preparato ad accogliere tutti i dolori del mondo...Come avevo potuto pensare di metterlo al mondo ? Mi era stato mandato: lo avevo accolto, amato. Non ho potuto morire per lui.

* Mi era stato mandato, lo avevo accolto e amato. Poi è andato. L'ho seguito, sono stata discepola ...finchè ho imparato che Lui doveva andare. Ero l'amante, colei che ama. Non era pericoloso per nessuno Gesù. Non aveva mosso gli animi alla rivolta: l'adultera, era bella, ed è andata via libera.

* Ma quando sembra tutto finito...si sente un crepitio sottile, il nostro soffio gli dà vigore. C'è ancora, c'è ancora ! Adesso che sei qui per me il mondo nasce di nuovo,,,la creazione si avvera. Nostra Signora mi chiamano, donna di tutti, sì, madre del nostro nascere, come tutti, ma non da noi.
Madre del nostro non essere Dio.

lunedì 20 maggio 2019

GIUSEPPE E "LEI", MARIA, NELLE NOTTI

* Giuseppe era sveglio, al mio fianco. Le mani fredde hanno cercato le mie. " Maria parlano del suo potere." - "Potere di Bambino." - "Si dice che comandi al vento e lo faccia tacere con la mano." -
"Può essere il caso." - "Non è così." - "Lo so." - " Dicono che con la mano stesa ha fatto rialzare un bambino che era caduto." - " Era un gioco fra di loro." - " Tu l'hai visto ?" - "Si." - "Era un gioco?" -
" Per lui era un gioco. Non sa il suo potere." - " E noi lo sappiamo?"

* " E' arrivato con l'Angelo. Il Bambino ha l'arte di riparare..." - " Se vuoi partiamo.Andiamo dove nessuno sa chi siamo." - " Il Bambino sarà così in qualsiasi posto andiamo." - " Lo proteggeremo." -  " Non possiamo."  Il freddo ci aveva trasformato in pietra. Fermi nella notte ad ascoltare il respiro del Bambino, ancora noi, lui era nato in viaggio e poi in viaggio era cresciuto. Sembrava sempre pronto ad andare e sempre un miracolo il suo restare.

* " Lo proteggeremo, Maria." -  " Non ci riusciremo." - "Forse non dobbiamo riuscire. Quando la mia ombra sarà trascorsa e quello di chi può fargli male, il mondo invocherà il suo nome fino al giorno del Giudizio." - " La nostra ombra." - " La mia: Tu sei la luce." "Che parole sono Giuseppe?" - "Non lo so, Maria." - "No." - " Ma sono vere."

domenica 19 maggio 2019

I PRIMI CHE HANNO ACCOLTO LA PASQUA

* La moltitudine di coloro che erano diventati credenti ( in Gesù risorto ) aveva un cuore solo e un'anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune. Questo è un fatto proposto: che cosa ha cambiato nella nostra vita e nei rapporti con gli altri avere accolto l'annuncio della Resurrezione di Gesù?

* Vi mostro la via più sublime, la carità...che tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta...e si rallegra della verità. Sono comportamenti che tutti noi possiamo avere. Non lasciamcoi vincere dalla mentalità borghese individuaalistica che ha fatto dell'Europa uno sfascio di individui da Messa la Domenica ( il 6% ) e non vivono certo la Chiesa, la parrocchia come comunione di persone.

* A chi guardare per imparare? Il Crocefisso è il segno e il modello. impariamo a guardarlo in silenzio e sentiamo Lui che ci dice: "non c'è amore più grande di chi dà la vita per i propri amici...amatevi come io vi ho amati...siate una cosa sola tra voi affinchè il mondo creda...!"

§ Sono grato per le letture della Celebrazione di oggi che mi richiamano al concretezza dell'amore.

sabato 18 maggio 2019

TRENT'ANNI e PICCOLA MAMMA

* Non ha fatto quasi nulla di speciale per trent'anni.I giorni trascorrevano così normali che a tratti anche i vicini avevano il tempo di dimenticare. Le chiacchere smettevano un poco alla volta. Le donne mi parlavano al pozzo e Giuseppe aveva nuove commissioni anche da chi ci conosceva.

* Non bisognva più che andasse lontano a offrie il suo lavoro. Costruiva tavoli, panche, sedie, e utensili come sempre. Gli affidavano anche legni pregiati. Il profumo di cedro arrivava fin dentro la casa e riempiva le stanze. Erano mobili di committenti ricchi. Gesù andava con lui e aggiungeva particolari che i servi gli avevano raccontato.

* Giuseppe invecchiava. Gesù gli era sempre più di aiuto. Se aveva un compito, nessun clamore lo ha annunciato per trent'anni. Questo mio figlio, regalo del Cielo è stato tanto con noi che ho potuto pensare di avere immaginato l'Angelo dalle grandi ali, diventato un punto lontano di nostalgia.

§  Impettita piccola mamma, diritta come il bastone fiorito di Giuseppe, hai raccolto un Bambino caduto dal cielo, lo hai salvato, si sarebbe sfracellato la terra è dura in Palestina.
Chi lo ha lanciato ? §

venerdì 17 maggio 2019

da "LEI" : CHI E' ?

* Come tutti i bambini: cresceva di latte, pappe e pianti...aveva gattonato, non volato; parlato le prime parole come gli altri bambini e io  controllavo alla fontana i bambini delle altre mamme: erano come lui...Una mattina ho visto. Aveva un uccellino in mano che stringeva come fanno i bambini. Avrei voluto correre da lui e dirgli di non stringere, ma ero incantata, finchè ho visto pendera la testina...

* Lui guardava e non capiva. " Su " dice. Non si muoveva la testina che oscillava nella sua mano. "Svegliati! Su!" Ho sentito il silenzio intorno, nessun rumore, un cinguettio di uccellini. Nessuno. La presenza era lui. Ha alzato gli occhi su di me e ha sorriso. Non è spaventato, non ha ancora capito...
Quando capirà che la sua stretta ha ucciso l'uccellino ci sarò io a consolarlo, ho pensato.

* Poi subito, dalle sue mani aperte , l'uccellino si è alzato in un lampo di piume ed è volato via.
Ha riso il Bambino. Ho visto la sua gioia dentro una vita che tutto comprendeva, anche la morte.
Ho ringraziato. L'Angelo. Dio. L'Angelo di Dio.

giovedì 16 maggio 2019

" LEI " : VENNERO I PASTORI

* E' chiarissimo che non sapevano. Cosa sa un pastore per natura. O anche un re. Un Dio che nasce in un fienile. E poi cosa ancora dovremme credere: che mangia e ha paura come noi.
Non sapevano che era lui.

* Ma il desiderio era forte. E si sono alzati col sonno che li confondeva.
Tanto era un sogno la stella.
E c'era chi sapeva ancora meno, e giurava la sventura.

* A guardarla si diventa ciechi.
A guardarla scende il fuoco e di noi fa una pira alta fino ai piedi del trono di Dio.
E sono andati. E lui ha saputo. Un bisbigliare lo ha svegliato lassù.

* Per questo si è fatto trovare. Quaggiù. Sì.

§ Se pensi, poche parole, per indicare lo stupore dei poveri  pastori  che l'hanno trovato. E noi? §


mercoledì 15 maggio 2019

MADRE AMMIRABILE !... ANCHE PER SCIOGLIRE I NODI

* Donne tutte della storia, venute dopo, chi vorrebbe essere al mio posto? Prego per voi, si, le mani alzate, il mantello largo verso un orizzonte che sembra toccare gli angeli fino alla prima cerchia.
I mille mantelli, trapuntati di stelle con cui vengo dipinta, mi riparano dal freddo dell'attesa infinita che tutto sia compiuto...

*  Perchè mi pensate in perfetta letizia come si potesse esserlo dentro tanto dolore ? Dentro questo attuale tremendo dolore dell'ingiustizia che non muore. E il mare, così vivo, diventa sarcofago di tutte le avidità, cecità, vergogne, crudeltà, omissioni, che sono centinaia, migliaia di annegati. Ne posso salvare uno, forse due, ma non cè forza per tutti...per me posso morire, ma loro? 
Non parlate di letizia. Costruite azioni che rendono felici o tacete di vergogna.

* Sciolgo i nodi. Davvero. Mi portavano il filo tormentato. Avevo mani giovani e scioglievo i nodi a uno a uno. Scioglievo i nodi e mi ringraziavano. Chi mi dato questo titolo ha ascoltato una volta che un angelo distratto ha lasciato socchiusa la porta del cielo.

martedì 14 maggio 2019

"LEI" : MADRE DEGNA D'AMORE

* Io non ho capito questo figlio che andava e c'era chi lo amava, chi lo derideva, chi tramava...e poi lo hanno consegnato...vedevo seguiva una via che nemmeno Lui conosceva. Io era là:Lui sentiva i miei occhi, mi fissava: " Non posso fermarmi, so il tuo desiderio ma..."Lo posso solo amare."dicevo.

* Tutti i giorni spezzavo il pane per Giuseppe, per Gesù e per chiunque passasse all'ora di pranzo o cena. Lo facevo con la gioia di chi poteva dare e ricevevo la gioia di tutti. Facevo bottino di gioia, felice della felicità degli altri. Quando è partito ho desiderato che incontrasse famiglie sconosciute che gli dessero il pane senza che lui lo chiedesse.

* Ho atteso di notte immobile nel buio,come tutte le madri, il suono del suo ritorno. E al mattino spezzavo il pane fuori dalla porta, seduta sulla panca, e aspettavo che qualcuno arrivasse, per dargli il pane. e in tutti vedevo qualcosa di Gesù: le dita lunghe , la spalla diritta, come piegava la testa...

* Durante l'Ultima Cena lui ha spezzato il pane. Ero con lui e non lo sapevo. Ci regaliamo agli altri e non sappiamo cosa faranno di noi.

lunedì 13 maggio 2019

" LEI" : la MADONNA alla NATIVITA'

* Era notte ed è nato. C'erano gli angeli, mi hanno aiutata, anche se Giuseppe non li ha visti. Solo io, e li accoglievo uno alla volta. L'angelo che cantava ninna nanna Bambino Gesù...ma gli ho detto di tacere. Volevo sentire questo Bambino;gli Angeli, pensavo, possono riprendere il bimbo annunciato...

* C'era l'angelo del sonno. Mi dice: se vuoi chiudi gli occhi Maria e tutto acccadrà. Ma gli ho detto di aspettare, volevo vederlo questo Bambino, cullarlo e vegliare io il suo sonno.
Ma il dolore? mi ha chiesto l'Angelo. se dormi lo posso allontanre. Lasciamelo sentire , gli ho detto, questo lo posso sopportare. Torna fra trent'anni allora sì...ma non sapevo quello che dicevo!

* C'era l'angelo custode inviato dalla Pietà celeste. Era impaziente voleva andare, con gli altri, ad annunciarlo al mondo. L'ho preso per una piuma e l'ho trattenuto. Gli angeli hanno paura del dolore, sono fatti per la beatitudine. Si è accoccolato ai bordi della mangiatoia e tutti gli altri, azzuffati dietro la mangiatoia e la paglia era calda quandoil Bambino è nato, e l'asino e il bue a distanza decorosa.

*  Poi sono partiti tutti e sono volati dai pastori impazienti di raccontare. Tranne l'angelo custode.
Se fossero rimasti tutti zitti ? Pensando alla storia...non sarebbe stato meglio?

domenica 12 maggio 2019

AMATEVI...

* Amatevi gli uni gli altri...è la Parola che guida la Liturgia di questa Domenica. Amare significa volere  il bene: occorre ragionare e vedere che cosa è bene per l'altro e occorre volere questo bene per l'altro. Dove e come siamo chiamati ad amare? In famiglia, le persone del caseggiato o che incontro per strada, le persone del quartiere a partire da quelle che incontro a Messa:essere Chiesa.

* Siete miei amici se farete ciò che io vi comando...vi ha scelti perchè andiate amandovi e così siate una cosa sola, affinchè il mondo creda. Scrive san Paolo ai Filippesi: " Io sono pronto a morire per Gesù..." perchè incoraggiati dalle mie catene la maggior parte dei fratelli adiscono annunciare, senza timore, la Parola...

* Esempi portati da Papa Francesco: = Cirillo e Metodio hanno tradotto la Bibbia nella lingue delle popolazioni  della Bugaria che non ne sapevano nulla...e sono da pregare come Patroni dell?Europa.
Noi quando leggiamo la Bibbia? = Le suore di Madre Teresa di Calcutta che, come ha fatto Lei, che pregava: "  Signore, ti servono le mie mani...piedi...per aiutare qualcuno: ecco le mie mani, i piedi...

* Non posso non aggiungere la vergona che provo vedendo quello che hanno fatto in questi giorni gli italiani di Roma contro i Rom con regolare permesso di abitare nel locale assegnato loro...

§ Pensiamoci per andare a votare lalle Elezioni Europeee il 26 pv come atto di amore alla società.

sabato 11 maggio 2019

QUANTE VOLTE HO PARLATO ?

* Perchè mi pensate silenziosa? ho parlato, quanto. E anche cantato. Il mio unico discorso lungo nel Vangelo è un canto. Ho cantato anche a lui, bambino, ogni tipo di ninna nanna...ho consolato il figlio dell'uomo...arrivato dal Cielo. Ho parlato con lui da ragazzo. Per trettenerlo. L'ho rimproverato quando è rimasto a Gerusalemme..gli ha detto fermati, dove vai figlio...Seguivo il Bambino nel suo scoprire chi era...

* Mi dicono donna del silenzio. Solo sei volte parlo nei Vangeli. Ma quante parole sono dette sotto il cielo, da una vita..La mia vita è stata più lungo di quella di mio figlio ed ècosa che non dovrebbe accadere mai...Ho parlato anche a Giuseppe: gli raccontato dell'Angelo una, dieci volte e lui ha ascoltato...Mi ha anche detto. "...avevamo una promessa..." Io ero la promessa sposa, e all'Angelo e a Giuseppe ho detto sì!

*  I pensieri di Giuseppe erano più pesanti dei miei, non si intrecciavano con i miei: " Cosa ti ha detto l'Angelo?" " Mi ha detto di non temere,Giuseppe, non temere." Come a me allora!
Cosa vuoi Giuseppe, aggiustare un mondo che si è già squarciato, niente più come prima, una donna da guardare, il mondo da portare, un falegname che costruisce letti.. Chi più giusto di Giuseppe ?

venerdì 10 maggio 2019

FELICE: E' IL FIGLIO CHE FA LA MADRE

§ Capico che sono riflessioni un pò originali, dato i protagonisti, ma mi sembrano spunti anche nuovi per la riflessione di tutti...Per ora continuo . O no ? §

* Sono felice della felicità che arriva come una sorpresa, come alzi gli occhi dalla strada e vedi, fermo dalla luce piena del giorno, un piccolo di gazzella...i nostri occhi si fissano e passano i nostri pensieri, poi lui si volta e va...

* Al mattino mi avvicinavo al Bambino appena la luce lo permetteva e Lui era dentro il suo piccolo perfetto, le manine che si muovevano a disegnare nell'aria dentro di me e le ruotava...Mi fermo incantata e in silenzio. Nessun Angelo lo aveva rapito di notte...Niente di speciale, come tutti i bambini, Lui era una bambino che giocava con le manine e da grande avrebbe aiutato Giuseppe nella bottega..Le madri hanno paura, si sa. Ma le paure non fanno accadere le cose.

* Chi era quel Bambino Gesù che mi arrivava dall'eterno? Giuseppe aveva timore di toccarmi. Gli prendevo la mano e chiudevo il pungo dentro le sue dita scabre e lui un poco stringeva. "  Chi è?" Gli chiedevo. E il suo respiro tranquillo rispondeva: " E' Bello!" Qualche volta era il Bambino ci ci riafferrava con i suoi movimenti...Non si poteva credere di avere avuto paura. Di che?

* Esistere per Lui era tutto. Madre del Creatore. Madre del Salvatore. Madre di Misericordia. E' il figlio che fa la madre. Senza il bambino non c'è la madre: Tu sei Madre, perchè io ci sono. Ci sono, ci sono e tu sei madre, perchè io ci sono. E la paura si scoglie e non  si sa chi ha dato la vita a chi!

giovedì 9 maggio 2019

DA ELISABETTA : MAGNIFICAT

* " E' venuti un Angelo!" dico a Elisabetta abbracciandola forte. " Anche da noi!" e mi stringe  forte. Elisabetta avevan capito subito. Avevo camminato tra i sassi per darle aiuto e lei mi aspettava per darmi accoglieza. Ho sentito il suo bambino moversi al contatto con il mio corpo, in un abbraccio tanto stretto e aveva preparato l'acqua per i miei piedi feriti...

* "Tanta grazia ci travolge e tanto dolore" mi dice sottovoce perchè Zacaria non senta."Piange" rispondo. Ci guardava muto, erano lacrime di commozione; era felice e non lo poteva dire. L'Angelo ha visitato Zaccaria e non parla più. Canterà le lodi quando tutto si ccompirà.

* Vista da tutte, mentre scorrevo i miei giorni uguali a quelli di tutte, ma diventata per sempre madre del Bambino e di ogni bambino, generazioni mi cercheranno e sarò eterna nel loro infinto desiderio di essere abbracciati...Mai più bambina io, d'un colpo amata. A Dio tutto è possibile.

* Nessuna vita dimenticata, lasciata da parte. Nel nostro restare, basta non scappare. I poveri mangeranno, i ricchi elimosineranno. I prepotenti ai bordi delle strade, gli umili stupefatti sui troni.
Per sempre madre. Per sempre popolo. Per sempre vivi. Niente scartato, nessuno respinto.

*** Io resto con te Elisabetta, ho paura. Lo stupore e il timore nella giovane di Nazaret, Maria.

mercoledì 8 maggio 2019

LA PREGHIERA DI MADRE TERESA

§ Mentre Francesco Papa conclude il viaggio in Macedonia e Maria Vergine è in cammino verso Elisabetta (nel cammino sul blog che sto facendo per il mese di Maggio) nella più grande cattedrale cattolica  di Skopje, in Macedonia, c'è una statua dedicata a Santa Teresa di Calcutta con questa preghiera che in qualche espressione almeno potrebbe diventare mia e anche tua.

* Ti servono le mie mani, Signore, per aiutare oggi i malati e i poveri che ne hanno bisogno?
   Signore, io oggi ti offro le mie mani,
* Ti servono i i miei piedi, Signore, perchè mi conducano oggi a coloro che hanno bisogno di un  
   amico? Signore, oggi ti offro i miei piedi.
* Ti serve la mia voce, Signore, perchè io oggi parli a tutti coloro che hanno bisono della tua parola     di amore? Signore, oggi ti offro la mia voce.
*  Ti serve il mio cuore, Signore, perchè io ami chiunque, senza alcuna eccezione? Signore, oggi ti         offro il mio cuore.

§ Intanto Maria Vergine, incinta, arriva da Elisabetta per offrire la sua presenza alla mamma di         
  Giovanni che è in attesa della nascita di chi sarà il precursore di Gesù. §

martedì 7 maggio 2019

" IL SIGNORE E' CON TE. " E GIUSEPPE ?

* " Non temere, Maria, Dio ti ama, avrai un bambino, lo chiamerai Gesù..." "Io non conosco uomo" C'é Giuseppe, penso. Nessuno mi ha lusingata, non  sono stata sedotta. Per tutto il tempo dell'Angelo ho avuto Giuseppe accanto. Parlava di gioni da sposi, raccontava le attese per cui io non avevo le parole.

* Ascoltavo l'Angelo e pensavo a lui. Eravamo già una famiglia, un amore promesso. Un unica traccia la nostra, dalla promessa alla vecchiaia carica di anni e di nipoti. E' come un andare lontano dall'amore, che si sa pensare solo eterno...Era bastata la promessa di Giuseppe per fare della mia vita un'unica con la sua...

* Solo chi non sa niente dell'amore, può pensarmi sola il giorno dell'Angelo. Ero con Giuseppe, più presente che mai, nel suo essere lontano dall'Angelo. Lui capirà, ho pensato, lui capirà; ho scelto anche per lui. Ho saputo che Giuseppe avrebbe capito e che il dubbio non lo avrebbe reso infelice.

* La tenerezza di amare ancora senza storia, ci avrebbe salvati. la tenerezza  di Dio ci avrebbe accompagnati. Sapevo che anche Giuseppe avr +ebbe detto." Eccomi!"

§ Una riflessione nuova, mai sentita. Bella!

lunedì 6 maggio 2019

MARIA VERGINE : DIO, UNO STUPORE PER ME

* Mi ha lanciato in alto come una figlia leggera, da riprendere e poi rilanciare,
   un infinito gioco incantato in un punto. Le mie veste si sono aperte come ali mentre scendevo.
   Ma nessuno mi ha afferrata. Il dolore dell'impatto è stato uguale:

* Affanno di vivere come tutte le altre.
  E in più il non capire, niente illuminazione, consolazione,
  altera consapevolezza di essere speciale. Niente.

* Davvero ha potuto? Eppure sono viva.
   Viva del segreto consegnato al mio corpo piccolo, fn da principio indistinguibile dall'anima,
   e così è volato via, trascorso e nella gioia allargato.

* E quanti ho portato con me! Questo dopo, però.
   Me lo dicono che leggera com' ero li ho portati.

* Sono qui, sono qui per chi mi cerca,
   già pronta con questo manto ormai grande come il mondo.
   Come il cielo.
 

domenica 5 maggio 2019

IO SONO LA LUCE

* Il popolo ebraico si è formato da Abramo perchè riconosceva che esisteva un Mistero, Jahvè, al di sopra di tutto e con Mosè, ispirato da Jahvé, aveva accettato di seguire le leggi della vita: i dieci comandamenti. Quando, secoli dopo, Paolo, a Roma dove è in prigioniero cerca di convincere gli  ebrei a seguire l' ebreo Gesù, viene rifiutato da quasi tutti e oggi gli ebrei sono senza Gesù.

* Scrivendo ai Romani,non si vergogna del Vangelo, e li invita a suscitare l'obbedienza della fede in Gesù, proponendolo, non vergognandosi del Vangelo, perchè è potenza di Dio e salvezza  per chiunque crede. Ma a Roma, se Pietro viene crocefisso a testa in giù, Paolo sarà impiccato.

* Ai nostri giorni, a tutta la società che, con i mezzi di comunicazione che abbiamo, può sentire, dice: "Io sono la luce del mondo; chi segue me non cammina nelle tenebre ma avrà la luce della vita." Oggi l'umanità non segue Gesù, luce del mondo, salvo una minoranza, che non riesce a incidere nella società, perchè fatica a costituirsi come comunità cristiana, Chiesa.

* Ma chi crede, famiglie e sengoli, continui a costituirsi come  Chiesa è la Luce di Gesù, perchi ha occhi nperm vedere e cuore per seguire.

sabato 4 maggio 2019

DIO/GESU' NEL PENSIERO DI MARIA, ADESSO

* Mi ha lanciata in alto come una figlia leggera...le mie vesti si sono aperte come ali 
mentro scendevo. Ma nessuno mi ha afferrata. 
Il dolore dell'impatto è stato uguale.

* Affanno di vivere come tutte le altre. E in più di non capire, niente illuminazione,
altera consapevolezza di essere speciale. Niente.

* Davvero ha potuto?  Eppure sono viva. 
Viva del segreto consegnato al mio corpo piccolo 
fin dal principio indistinguibile dall'anima,
e così è volato via, trascorso e nella gioia, allargato.

* E quanti ho portato con me. Questo dopo, però. 
Mi dicono che leggera com'ero li ho portati.

* Sono qui, sono qui per chi mi cerca, già pronta 
con questo manto ormai grande come il mondo.  Come il cielo.

§ Qualche riga al di fuori del linguaggio solito, poetico?
   Prova a sottolineare qualche parola che senti per te.

venerdì 3 maggio 2019

MARIA VERGINE E MADRE

* L' ho tessuto per nove mesi di sangue e di carne ed eravamo intrecciati, il mio corpo giovane che raccoglieva il suo già carico di eternità. Lo tessevo ogni giorno ed era  Dio. Un segreto divino mi abitava ma lo sentivo crescere e anche la mia veste si alzava un poco e con la mano lo accarezzavo...Eravamo tutti e due così, soli:col nostro Dio. Un Dio nascosto, nemmeno Mosè lo ha visto, il Suo volto non si può vedere. E io l'ho avuto in braccio...

* Non rido mai nei ritratti del mondo e nemmeno nei Vangeli ma ho riso quando ho riso col bambino.
Ho avuto paura ma il nostro non è un Dio che abbandona, è un Dio che rimane. Il suo corpo l'ho avuto anche dopo, per poco, quando, deposto dalla croce, il calore della vita lo abbandonava.  Poi mi è rimasto tra le braccia in tutte le pietà che sono state dipinte o scolpite...

* Mio figlio è stato!  Poi è risorto. Ancora oggi c'è chi ride, ridono loro, sì, dicono che sono favole da raccontare ai bambini quando fa buio e si aspetta il mattino. Dicono anche: si può vivere nel ricordo.
Ma lui è proprio risorto. Ma... si aspettavano un re forte; ma la sua forza è stata lasciare liberi gli amici e anche i nemici di essere uomini e donne liberi!

* E io chi ero? Il mio corpo non è nel Vangelo: non si dice del mio corpo, nè il colore degli occhi..la pelle oscura della mia terra è diventata trasparente sugli altari...Come un vaso ho   raccolto chi mi è stato dato, poi ho consegnato tutto al mondo. E tutti pensano di sapere come va a finire.
Sono risposte che non si possono pensare. C'è l'attesa!

§ Sono considerazioni della Madonna nel libro "Lei" citato ieri. E' un modo diverso di vedere Maria

giovedì 2 maggio 2019

ECCOMI: MARIA DI NAZARET SI PRESENTA

§ Ho trovato, mi hanno regalato, un libro nuovo e un pò strano sulla Madonna, quasi un suo monologo, anche un pò difficile da capire, ma è un tentativo buono per conoscere questo Mistero §

* Sono un donna corale...sono stata scritta da uomini e donne di ogni tempo. Mi hanno vista bambina, signora, regina, spaventata, sgomenta, solenne, vestita di perle e di sacco. Sono stata di tutti, come l'aria che si respira, l'acqua che dà vita, l'abbraccio di cui si ha bisogno.  Sarò di tutti ancora e per sempre, sono madre e non c'è fine al desiderio di essere figli,

* Mi hanno raccontata in poesia, in pittura, in musica, nel vetro, sulle volte delle cattedrali e sui selciati delle piazze...Nell'arte ho pianto, contemplato, sorriso...gli occhi rovesciati al cielo o rivolti  al bene della terra.  Mi hanno fissata mentre fuggivo, consolata dagli angeli, col Bambino ancora dentro il grembo. Col suo corpo trafitto tra le braccia.

* Di me non si sa da dove vengo, sono nata con mio figlio, resa madre al suo apparire. In questo sono sorella a tutte le madri. Non ci sono i miei genitori nei Vangeli, Come se prima del Bambino io non fossi esistita. Dopo, anche dopo, il testo sacro non lo racconta.Non c'è luogo per il mio corpo. Non mi hanno frantumata in mille reliquie. Il mio corpo è stato vaso. Ricettacolo di tutte le grazie...

§ E' solo l'inizio, ma mi piacerebbe continuare, fai un cenno, se vuoi §

mercoledì 1 maggio 2019

SANTA MARIA E SAN GIUSEPPE LAVORATORE

* E' interessante iniziare il Mese di Maggio, dopo le considerazioni scritte ieri, con la festa di san Giuseppe lavoratore. Due grandi nella storia dell'umanità, nonostante tanta incredulità nella società moderna, un uomo e una donna di cui non si conoscono se non per " tradizione" i genitori di Maria. Gioachino ed Anna e il padre di Giuseppe,Giacobbe, ricordato in Matteo ( 1, 16)

* Giuseppe è ricordato come il falegname del quale Gesù è il figlio, e visse tutta la vita nel silenzio, nel senso che non conosciamo nessuna sua espressione dai Vangeli. E' certo che obbedisce sempre... . Vince la sua perplessità e prende Maria come sposa, e quando nasce il figlio egli lo chiamò Gesù.   Ecco.questa è certo una parola che Giuseppe ha detto: il primo uomo a pronunciare il nome di Gesù!  (Mat 1,35)

* E poi è sempre una obbedienza: leggiamo Mt 2,13-33 " Si alzò nella notte prese il bambino e sua madre ne si rifugiò in Egitto...prende il Bambino e sua madre e entrò nella terra d'Israele...Avvertito in sogno si ritirò in una  regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nazaret...per questo "sarà chiamato Nazareno".

§ Beh! ieri ho parlato di Maria per introdurici nel mese di Maggio, oggi di Giuseppe. Allora possiamo cantare: " Maria, tu che hai attteso nel silenzio la sua parola per noi,
                                 aiutaci ad accogliere  il Figlio tuo che ora vive in noi"