Il titolo diceva " bellezza" e forse si riferiva alla interpretazione.
La critica dice che si è realizzata " La dolce vita"; ma se nel film di Fellini all'inizio si vede arrivare un elicottero con una statua di Gesù e la domanda: "...dova va a posarsi ?!? " qui non c'è nessuna domanda, nessun pensiero "religioso", nessun interrogativo; anche le condoglianze ai parenti del defunto, a un funerale, sono un recita da fare, un copione da ripetere.
Questi sono i "salotti bene" di Roma ( è qui la "bellezza" architettonica ? ) e le persone che li frequentano con il chiasso assordante delle feste e lo squallore delle esibizioni di donne e uomini...
Mi viene una grande "tristezza" perché tra pettegolezzi pseudo culturali come " il comunismo si è realizzato in questa città " mi sono accorto di pensare che anche queste sono le "periferie", le "frontiere" della Chiesa, di cui parla Francesco papa.
Come fare a raggiungerle ? Il "povero" con pochi soldi, senza casa o lavoro o poca istruzione normalmente ti accoglie e, a volte, discretamente, ti chiede.
Ma il "povero ricco" che perde tempo nella "bellezza" architettonica dei salotti romani ?
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