martedì 6 ottobre 2020

"TUTTI FRATELLI" dalla Lettera del Papa

 = Il Santo Padre il Papa, si diceva così una volta, ha mandato una Lettera Enciclica (per tutto il mondo), intitolata dalle prima parole " Tutti fratelli ". Sono sette capitoletti che riprenderò altre volte, penso. Mi piace richiamare le ultime parole ( la lettera è divisa in 287 punti, riprendo 286 e 287 ).

* Ma voglio concludere, scrive il Papa, ricordando un'altra persona di profonda fede, la quale, a partire dalla sua intensa esperienza di Dio, ha compiuto un cammino di trasformazione fino a sentirsi fratello di tutti. Mi riferisco al Beato Charles de Foucauld. Egli andò orientando il suo ideale di una totale dedizione a Dio verso una identificazione con gli ultimi...

*...erano gli abbandonati nel profondo deserto africano. In quel contesto esprimeva la sua aspirazione a sentire qualunque essere umano come  un fatello e chiedeva a un amico: " Pregate Iddio affinchè io sia davvero un fratello di tutte le anime di questo paese." Voleva essere in definitiva , " il fratello universale".Ma solo identificandosi con gli ultimi arrivò ad essere fratello di tutti. Che Dio ispiri questo ideale in ognuno di noi. Amen.

= Sono particolarmente contento di queste spressioni del Papa per essere riuscito a convincere i superiori di allora (1990 ) a lasciare che chiamassi questa parrocchia "Gesù a Nazaret" proprio nello spirito di Charles de Foucauld che ne è il Patrono. Il mistero della vita a Nazaret tenuta da Gesù, Maria e Giuseppe forse riesce a interrogare, anche se poco, la mentalità borgese e atea che c'è a Milano...





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