giovedì 13 settembre 2012

VITA POLITICA

Forse chi mi conosce sa che mi interesso e appassiono alla vita politica da sempre, con l'esempio di mio papà, dai tempi del referendum tra Monarchia e Repubblica...!
    Adesso, in questi giorni, leggo, sento anche, che tanti, non vorrebbero andare a
    votare o "Elettori cattolici incerti" trovo come titolo di giornale, con statistiche
    che indicano come voterebbero i cattolici.
La partecipazione alla vita sociale è dovere di ogni cattolico (dice il Catechismo della Chiesa cattolica (n.ri 1902-1922) e il voto è la forma più significativa di partecipazione.
    Leggo anche: - Attenti al "grillismo bianco" - e veramente mi sembra assurdo che un
    cattolico voti il cosidetto movimento Cinque stelle! La cultura dell'insulto.
Tuttavia preferisco un cattolico che voti a un cattolico che faccia il Ponzio Pilato.
Si terrà a Orvieto un incontro dal tema:" Cattolici per il bene comune.Dall'irrilevanza al nuovo protagonismo" Pare partecipino tutti, dalle ACLI che organizza, al PD, al PdL,al'Udc...con i vari "capetti". Esito... incerto!!!
     Penso comunque che sia il tempo che i cattolici, per quanto riguarda la vita politica
     escano dall'anonimato, dall'essere dispersi dentro tutti. Al tempi della mia giovinezza
     i cattolici sapevano che c'era un Partito con le idee, la cultura e i programmi
     cattolici, che dopo il fascismo si proponeva di fare per il bene di tutti, in Italia, una
     democrazia cristianamente ispirata.
Con uomini credenti, seriamente, per qualche anno c'è riuscito ( vedi anche i Principi fondamentali della Costituzione Italiana ).
     Preferisco un Partito chiaramente cattolico di minoranza, per una vita politica
     nella quale le responsabilità abbiamo un nome.
O no?

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