Mercoledì 9
Gennaio 2013
ARMONIA… E PARADOSSO
Sembrerà
strano, ma oggi sentivo come un’armonia
entrare dalla mia finestra e, facendo attenzione, ho capito che era il ronzio
della sega che tagliava i rami degli alberi che circondano la casa e la chiesa
dove abito.
Mi
è sembrata “dolce”, questa armonia
per chi lavorava, pur nella evidente fatica, perché tanti in questi tempi hanno
perso il lavoro, troppi sono sul rischio di perderlo…e il lavoro sta acquistando…valore,
perché se ne viene a scoprire sempre di più l’importanza e la necessità.
Peccato che troppo spesso il lavoro venga concepito come fatica, noia, evasione
dalla famiglia…o semplice necessità per portare a casa il soldi. Il lavoro è la
condizione per realizzare l’umano, per realizzarsi.
Per
questo una società è giusta quando tutti possono lavorare e avere la
possibilità di un lavoro che corrisponda alle proprie capacità, qualità e
esigenze…
Paradossalmente mi ha innervosito la discussione che alcuni presenti,
con le mani in tasca, facevano, criticando questo lavoro: “tagliano troppo in
basso, troppo poco, troppo in fretta, e poi il prossimo anno, e io avrei fatto
così…” Ho provato a intervenire…ma ho capito ancora una volta che il comune denominatore
di troppi “italici” è …parlare, parlare, parlare…e mi sono ricordato che tutti
gli italiani sanno fare il Presidente del Consiglio o il CT della Nazionale di
calcio.
Qualcuno
anche il Papa!
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