lunedì 7 settembre 2020

SE NON DIVENTERETE COME BAMBINI...

* L'ammonimento dal Vangelo di Matteo (18.3-4) l'abbiamo sentitito tante volte e ci invita ad una riflessione e a un confronto tra la qualità dei bambini e quella degli adulti. Il bambino è caratterizzato dalla curiosità: per lui il mondo è una scoperta continua, un'epifania permanente, uno spettacolo che non basta mai. E noi?

* Ogni mattina che si leva il sole continuiamo a meravigliarci oppure la nostra assuefazione e il jostro cinismo meritano al severa sentenza di Leoparti: " I fanciulli trovano trovano il tutto nel nulla, gli uomini trovano il nulla nel tutto " ? Il bambino dice la verità: dice quello che vede, sente, pensa, e lo dice come lo vede lomsente e lo pensa. Il suo è un linguaggio nativo, dice la verità , senza veli, senza diaframmi, senza interposta persona...

* Che dire di tante nostre parole che anzichè illuminare e svelare le cose occultano e sequestrano la realta? il bambino è caratterizzato dal limite. è bisognoso, senza potere, persino privo di parola compiuta. Lon stato din precarietà del bambino non suona forse come un salutare monito per noi adulti sempre più decisi a oltrepassare il limite della nostra condizione umana?

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