mercoledì 19 febbraio 2014

QUANDO DICI "TU", COSA DICI ?

Mi è stato mandato forse per provocarmi, uno scritto con la testimonianza di tanti anche famosi...
Gli interventi si dividevano tra chi diceva che "la religione no", ma " la spiritualità sì". Con argomenti spesso " confusi" .
Esempio:" I miei tatuaggi sono tutti spirituali e mostrano che cosa provo per la religione. Ho tatuato un falco egiziano che dovrebbe rappresentare Dio"!
Mi sono convinto che la confusione e l'ignoranza prevalgono non solo tra gli italici!

Quando ho cominciato a pormi le domande fondamentali: chi sono? e dove vado? il mio itinerario, usando la ragione, è stato: esistere è dipendere da un quid "misterioso" per cui mi chiedo TU chi sei ? cosa vuoi che io faccia ? La ricerca della risposta e il rispetto del TU è "spiritualità" e ogni altra persona è un "tu" che mi richiama, al TU che è all'origine ed è presente nel segno.
L'accettare la risposta cristiana mi ha fatto accogliere "gesti" e vivere rapporti con gli altri che costituiscono la "religione".

Ma il problema fondamentale è la ricerca della verità del mio essere, della mia umanità. E non dire "parole" senza sapere cosa significano!

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