= Non sapevo quale spunto prendere dai giornali...mi sono rifugiato tra i santi...=
* E' nel momento della crisi e della sofferenza che un pastore è chiamto a vivere fino in fondo il proprio ministero, sostenendo che è in difficoltà, indicando la strada della verità, testimoniando con la propria vita l'amore autentico. Così fece san Massimo di Torino, considerato fondatore della Chiesa locale e primao vescovo della città piemontese...
* Assieme alla sua gente si trovò ad affrontare il terribile periodo delle invasioni barbariche. Era nato verso la metà del IV secolo e fu discepolo di sant'Ambrogio e sant'Eusebio di Vercelli che lo invitò a guidare la comunità torinese. Dalle "Omelie" e dai "Sermoni" appare il suo carattere mite ma fermo e autorevole. " E' figlio ingiusto e empio colui che abbandona la madre in pericolo...
* "...Dolce madre è in qualche modo la patria" diceva a coloro che pensavano di fuggire davanti all'arrivo dei barbari. Li esortava anche a mantenersi irreprensibili nei costumi e a non confifare in superstizioni come l'invocazione della luna. La data della sua morte non è certa tra il 408-423
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