* Elia in fuga è stanco e abbattuto nel suo spirito, siede sotto un ginestro e non vorrebbe rialzarsi più. Ma al su fianco appare una focaccia di pane e un po' di olio che per due volte gli intima di mangiare e bere. L'obbedienza lo salverà dalla morte, perchè quel cibo, dono dall'alto, gli permetterà di giungere al monte di Dio. (1Re 19,4-8)
* Il racconto dell'istituzione dell'Eucaristia è sotto il segno dell'obbedienza. Ai gesti e alla parole di Gesù segue il comando: " Fate questo in memoria di me." Celebrare l'Eucaristia è fare, nell'obbedienza di fede, ciò che Gesù ha fatto riconocendo, nel rito che compiamo,l'annuncio - in forma sacramentale - della sua morte di croce "finchè egli venga" (1Cor 11,23-2
* Di fronte a Gesù si danno due atteggiamenti antitetici: la mormorazione dell'incredulità e il riconoscimento della fede. Chi mormora trova scandalosa la proposta di Gesù di "venire dal cielo" ( da Dio ) e rifliuta di considerare che egli possa farsi pane da mangiare.Chi riconosce, accetta la sua origine celeste e si dispone ad accoglierlo "il pane della vita" (Gv 6,41-51)
= Tre punti per rucordarci: la strada della vita - il cibo della vita - essere una compagnia che accoglie "il pane della vita" =
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