* Le sofferenze di Maria e Giuseppe in fuga da Erode la rende vicini ai genitori migranti e profughi di oggi che sono degli "eroi" perchè rischiano la vita per amore dei propri figli; pensando a tanti padri e tante madri, a tante famiglie che scappano dalle guerre e che sono respinte ai confini dell'Europa e non solo, e vivono situazioni di dolore di ingiustizie e che nessuno prende sul serio o ignora volutamente...
* Sono vicino a questi padri e queste madri, si rivolgano con fiducia ai genitori di Gesù, sapendo che anche loro hanno sperimentato la stessa esperienza e la stessa ingiustizia e a tutti loro e alle loro famiglie vorrei dire di non sentirsi soli; mi ricordo di loro, dice il Papa, sempre e, per quanto possibile, continuerò a dare loro voce e a non dimenticarli...
* Credo che non sia una sofferenza facile da affrontare il non riuscire a dare il pane ai propri figli, la mia preghiera e vicinanza ma anche il sostegno di tutta la Chiesa è per queste persone, per questi ultimi...Credo che tutta la Chiesa è chiamata a esercitare anche un ministero paterno e mettere i figli in condizione di esercitare la propria libertà di mettersi in gioco e fare delle scelte. una Chiesa paterna, una Chiesa che, non solo dice sì o no, ma anche incoraggia, rende possibili grandi scelte a giovani/ragazze...
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