Il termine "re" è un po' senza importanza tra noi ormai, mentre quando è stata istituita la solennità liturgica di "Cristo Re" oltre che i re, erano di moda anche dittatori come Hitler e Mussolini in Italia e Germania, per non parlare del resto del mondo...
Ma Gesù è un Re che ha come trono il "legno della Croce" e da questo "legno" inizia sulla terra "il suo Regno di verità, di giustizia e di pace..." come recita il Prefazio della Messa di oggi in ambrosiano.
Sulla terra questo Regno avviene e si concretizza mediante la Chiesa: tutti quindi i battezzati sono responsabili e facciamo la Chiesa criticabile.
Questo è il punto: forse noi non sappiamo "regnare" partendo dalla Croce.
Significa fare della vita un dono alle persone che incontriamo, almeno di un saluto
a tutte le persone...della nostra scala, caseggiato...ma un saluto che sappia di condivisione cordiale...
Fare della vita un dono dedicando tempo, se appena possibile proprio per i poveri che bussano alle nostre parrocchie e,se fossimo"civili" ,alle nostre case
Fare della vita un dono con il nostro impegno politico: è ora di smettere di ripetere che la politica è sporca! ...si tratta di pulirla con una presenza, la tua ( io sono vecchio ormai...sono vecchio si...) che gridi alle ingiustizie, che tenga conto di tutti e di tutta la realtà e non solo del proprio ineresse, che faccia del potere un luogo per servire e non da mantenere con favoritismi di ogni genere...
Tutto questo un cattolico lo può imparare se sa sostare davanti al Tabernacolo dove Gesù continua a donare se stesso, ancora, sulla Croce.
Impariamo a farlo, amorosamente seduti ai piedi di Dio, Gesù, in croce.
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