E' una espressione del nostro, di noi milanesi, padre nella fede Ambrogio, che ho trovato in un libello, brillante come sempre,del Vescovo Giacomo Biffli , in pensione, dal titolo "Dodici digressioni di un italiano cardinale".
E' una definizione che Ambrogio dà di Gesù: "è il seme di tutte le cose".
Io ci credo, e, ragionando riuscirei anche a parlarne e portare gli argomenti "teologici"; ma, se guardo la realtà trovo:
* il nome di Gesù fino a ieri era nell'elenco di 2000 vocaboli proibiti negli sms del
Pakistan: come può essere "Seme" ?
* in India muore un bimbo ogni 20 ( dico venti) secondi e tu guardi i telegiornali
italiani che, dopo pochi giorni, non ti dicono niente dell'alluvione di Genova o
Monterosso ecc.perchè devono parlare anche dei cani senza mantellina adesso che
fa freddo; e "il Seme" che dice : ama il prossimo tuo come te stesso?
* suono il campanello per portare le benedizione e dal di dentro, se suono due volte, la
voce : "non mi interessa!" Cosa può fare "il Seme"?
* ....
Sfoglio ? (si dice così ?) i titoli degli ultimi " libri" che ho sulla scrivania:
"L'altro siamo noi"
"Manca il respiro: un prete e un laico riflettono sulla Chiesa italiana".
" La prima generazione incredula: il difficile rapporto tra i giovani e la fede".
Sono convinto che un seme, anche " il seme di tutte le cose" abbia bisogno di un
terreno nel quale restare.
A cominciare dal mio e dal tuo cuore, dalla mia e dalla tua mente, dalla nostra vita.
Ci sto, per proporlo a tutti coloro che incontro.
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