lunedì 28 novembre 2011

LA QUESTIONE DELLE QUESTIONI

Anche questa sera in una famiglia, si parlava di crisi di significato e di valori.
E' impressionante come si parli di tutto e si portino argomenti diversi, ma non si va alla radice della questione.
      La radice della questione è dare una rilevanza concreta alla "questione di Dio" e saper riconoscere che nella famiglia, nel lavoro, come nella politica e nell'economia, l'uomo/donna contemporanei hanno bisogno di vedere con i propri occhi e di toccare con mano come con Dio o senza Dio tutto cambia.
     Il problema è che la maggior parte dei "cristiani" ( battezzati italiani ) non hanno una fede solida, ma una fede data per scontata: non vivono la loro risposta alla domanda su  Dio,come conseguenza di un incontro fatto con chi ha il dono della fede, come è stato ad esempio per me, all'inizio della mia vita di adolescente, l'incontro con la fede vissuta dei miei genitori e in seguito con altre due o tre persone che vivevano la fede.
     Si dice: " Credo perchè me lo hanno detto, insegnato..."
     E questo anche nello stesso tessuto ecclesiale, i cattolici della Domenica,
     dove Dio non è il punto di riferimento centrale del proprio pensare e del proprio
     agire nelle scelte fondametali della vita.
     Fuguriamoci nelle scelte politiche ed economiche.
     La prima risposta alla grande sfida del nostro tempo sta nella profonda conversione
    del nostro cuore che con ragione riconosce di dipendere da Dio.
Sono proprio convinto di questo!
E ...lo ha detto anche...il Papa l'altro giorno, ma... non gli avevo telefonato!!!

1 commento:

  1. Cavallo Rosso docet. Per chi fosse interessato al tema della fede vissuta come criterio consiglio il capolavoro di Eugenio Corti "il Cavallo Rosso".

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