lunedì 12 dicembre 2011

STALLA O GROTTA

Così il "Nuovo Zingarelli" (vocabolario della lingua italiana) definisce il PRESEPIO.
Chissà se ...tutti lo sanno.
     Da sempre ricordo il presepio che mio papà faceva in casa (nel tempo natalizio due locali in sei, più presepio) con tanto impegno: costruiva la grotta e le colline con stracci imbevuti nel gesso liquido e poi li dipingeva con colori ad acqua . Bellissimo!
     Io non l'ho più costruito così! Forse perchè non ero in casa "mia", forse perchè c'era da costruire il presepio in chiesa o dare suggerimenti.
     Adesso quasi tutti i presepi sono avvolti in lucine brillanti, o si cerca di svolgerli, di costruirli, a "tema": il Natale e la famiglia è l'ultimo, quest'anno ...
Siamo tutti intellettuali e...nella "famiglia" non puoi metterci l'asino e il bue: di chi sarebbero segno?
      Il mio presepio quest'anno l'ho costruito togliendo un po' di libri dalla libreria; ho messo come sfondo un cielo pieno di stelle; con la carta, trovata dal giornalaio, ho realizzato la grotta e qualche rilievo montano; le statuine rappresentano persone di tutti i Continenti, con l'asino e il bue e ... ho riempito questo piccolo vano di piccole luci, come stelle...Bellissimo!
Un Gesù bambino quasi più grande della Madonna e Giuseppe pensando che Gesù è
"presente" , oggi, per abbracciare il mondo...
E ho messo da un lato sullo sfondo del cielo, un Croce.
     Il santo Natale di Gesù c'è perchè il Crocefisso è risorto!
Davanti al mio presepio, riesco anche a pregare.
E mi pacifica questa "bellezza", e cerco di guardare il mondo e...
vedo anche te che non conosco forse e prego anche per te.

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