Tacita un giorno a non so qual pendice, salia d'un fabbro nazaren la sposa;
salia non vista alla magion felice, d'una pregnante annosa;
e detto salve a lei, che in reverenti accoglienze onorò l'inaspettata,
Dio lodando, esclamò: Tutte le genti mi chiameran beata...
Noi testimoni che alla tua parola ubbidiente l'avvenir rispose,
noi serbati all'amor, nati alla scola delle celesti cose,
noi sappiamo o Maria, ch' Ei solo attenne l'alta promessa che da Te s'udia,
Ei che in cor la ti pose: a noi solenne è il nome tua, Maria.
Ai tempi della mia giovinezza sapevo a memoria questa poesia che racconta il gesto stupendo di una giovane fanciulla che ricevuto l'Annuncio dell'angelo andò in fretta, a piedi probabilmente, per decine di kilometri, per aiutare l'anziana parente che partorirà Giovanni e che , al suo saluto. "Benedetta tu fra le donne..." rispose dicendo: "L'anima mia magnifica il Signore...per la Sua Misericordia..."
La poesia è del Manzoni, una volta la sapevo a memoria:
L'ho trovato oggi, nel Breviario il libro di preghiera.
Era la festa della Visita della Madonna a santa Elisabetta. Ma forse non lo sapevi
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