domenica 7 novembre 2021

DALLA LITURGIA DELLA PAROLA NELLA FESTA DI CRISTO RE

 * Parla il Servo che il Signore ha chiamato " fin dal grembo materno" per presentare il paradosso dinsuna vocazione e manifestare la gloria di Dio attraverso una vita nascosta, anzi umiliata. Gli risponde il Signore confermando che proprio davanti a colui che ha conosciuto la debolezza e il disprezzo si prosteranno tutti i re i i principi della terra.  (Is 49,1-7)

* All'esaltazione del nome di Gesù, che Dio ha fattoin ragione della sua obbedienza fino " a una morte in croce", corrisponde l'adorazione di tutte le creature - "nei cieli, sulla terra e sottoterra" - che lo riconoscono "Signore". Anche a noi sarà riservato un destino di gloria se prima,come llui e con lui,sapremo essere obbedienti a Dio Padre "fino alla morte".(Fil 2,5s.)

* Da unlato, lo schema dei soldati, che deridono la sua pretesa regalità, e l'insulto di una dei malfattori che lo sfida a mostrare quanto sia potente. Dall'altro la supplica del "buon ladrone" che riconoscendolo re, richiede di non essere dimenticato. A lui Gesù rivela il segreto di un potere regale fatto di perdono che accoglie in paradiso.(Lc 23,36-43)

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