* Una bellissima esperienza è quella che ho rivissuto in questi giorni quasi sedentari, leggendo la "Storia di un movimento cattolico: Gioventù Studentesca"...con tutte le persone con le quali mi ero coinvolto fin dei primi anni del mio sacerdozio.
* Perché avevo intuito, ascoltando una volta il Gius, che il problema fondamentale è rendere presente la Chiesa viva negli ambienti dove si vive, per questo non serve riempire le chiese o gli oratori di persone o ragazzi, ma occorre della persone, non, che conoscano il Catechismo, ma scelgano liberamente di fare esperienza di quello che Gesù propone e si confrontano...
* E' stata affascinante e sofferta anche l'esperienza che alcuni (li conoscevo tutti) avevano iniziato per portare il movimento in Brasile in particolare a Belo Horizonte...ma la forza dei Movimenti sociali ha travolto quasi tutti facendo dimenticare che il cristianesimo è adesione libera a Cristo.
* Certamente don Giussani ha sofferto molto e ha dovuto lasciare, ma la sua intuizione fondamentale rimane: la realtà del Regno di Dio non può essere misurata dalla quantità di persone che frequentano...ma dalla crescita di personalità cristiane autentiche.
Adesso? Spero, speriamo!
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