mercoledì 4 aprile 2018

VERSO EMMAUS CON don MAZZOLARI

* L'episodio del discepoli di Emmaus ( Lc 24,13-35) lo conosciamo o lo possiamo leggere e Mazzolari lo commenta negli anni ' 60 ancora sotto l'eco della guerra, come i due pellegrini hanno ancora negli occhi il buio del Calvario, il sepolcro che ha accolto il corpo di Cristo e l'attesa che incrina la loro fede e la desolazione dei giorni che verranno...

* I pellegrini presi dallo sgomento dell'abbandono, sono gli uomini di sempre, come penso io e tanti di questi anni, se sapessimo guardare il mondo dentro la terza guerra mondiale di oggi, la distruzione e il pianto e la disperazione degli uomini e donne delle popolazioni sconvolte come spesso, quasi ogni giorno il Papa ricorda, cui accennavo ieri...

* Con gli uomini "pellegrini sperduti" di quel tempo e di ogni tempo, Cristo si fa pellegrino, ed è lo stesso che si fa assetato, affamato, ignudo, pezzente, malato, prigioniero, ignudo, derelitto.E troppi si vantano, giustificandosi, di seminare la morte e fare il deserto...

* Solo la fede genera la speranza. " Lo Spirito non ha granai, bamche, industrie pesanti.. clientele... non ha niente, ma dove l'uomo è passato distruggendo, egli, con tanti volontari, fa germogliare...

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