lunedì 16 luglio 2012

SENZA LAVORO

Ho incontrato una persona che era andata al lavoro e non viene nemmeno fatta entrare dal datore di lavoro che le dice che ha mandato una raccomandata: "Licenziato...perchè il bilancio non lo consente!"
Così!
Sono rimasto allibito da questo fatto perchè...disumano!
Mi sono ritornate in mente le "battaglie" dei tempi in cui difendevo "la classe operaia", alla quale appartengo per nascita, contro il capitalismo che ha sempre schiacciato gli operai, i dipendenti...che lavoravano!
     La Chiesa come Chiesa (lascia perdere il comportamento dei singoli che
     va applicato a tutti: padri, madri, avvocati, medici...non posso dire "gli
     avvocati" ecc...perchè c'è un avvocato che sbaglia...chiaro?) insegna che
     l'economia di mercato deve essere a servizo dell'essere umano, deve
     limitare i monopoli e garantire a tutti i beni di prima necessità e il lavoro.
Non deve prevalere il tuo bilancio caro datore di lavoro!
Almeno se ne parla, si concordano i tempi con il dipendente...
La disoccupazione è una piaga che va curata non allargata.
Almeno per chi dice, pensa, ritiene di essere cattolico !
Chissà cosa pensi tu?

1 commento:

  1. posso pensarla solamente come lei, Don, e non solo per la mia appartenenza per nascita alla classe operaia, non solo per le forti battaglie fatte in gioventù a sostegno di una maggiore dignità e rispetto, e possibilità di intervento nelle scelte aziendali, della classe lavoratrice, non solo perchè il diritto al lavoro è sancito dalla Costituzione, non solo per la politica sociale della Chiesa .... ma proprio per la parola che lei stessoha usato: disumano! È disumano trattare le persone come cose, che si utilizzano finchè servono e poi si buttano quando non servono più. Non devono contare il denaro, il profitto, il potere economico rispetto alla dignità, alla possibilità di una vita decente, alla fine (visti gli episodi di suicidio di persone che hanno perso il lavoro) dela vita stessa di un altro essere umano! E non ho altre parole, alla fine, che quella .....
    Dobbiamo ritrovare la nostra umanità .....

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