sabato 27 aprile 2019

MORIRE NEL GHETTO DEI DIMENTICATI: MIA SOLA REAZIONE E' PREGARE

* Il ghetto è nel foggiano, nell'incendio di una baracca all'interno del ghetto è morto Saman Saho. E' il secondo morto in sei mesi nell'enorme baraccopoli che attualmente ospita 1.500 persone ma che è arrivata più di 4.000 soprattutto nel periodo della raccolta di pomodori che richiama qui migliaia di braccianti immigrati, sfruttati da imprenditori e caporali.

* " Oggi è morto un mio amico, ho già perso due amici tra le fiamme...! " Così si sfoga un senegalese di 21 anni sconvolto per la nuova tragedia della baraccopoli e rivolge un appello al Presidente della Repubblica, Mattarella, affinchè ci aiutino: " Non possiamo vivere così!  Noi vogliamo lavorare, non veniamo per fare del male. Vogliamo lavorare e vivere come uomini, non come capre, chiediamo che ci aiutino con i documenti, non possiamo vivere e morire così!"

" Dalla Nigeria all'Italia attraverso violensze su barconi della speranza e poi private di documenti e una volte arrivate a Perugia, costrette a prostutuirsi per la strada. E' stato il coraggio di una giovane ragazza, una delle vittime a fare scattare l'indagine dopo essersi rifiutata di prostituirsi...

§ Io rimango amareggiato, nessuno me ne parla...mi ritiro a pregare ma amaramente...

Nessun commento:

Posta un commento