mercoledì 10 febbraio 2021

DOMANI: XXIX° GIORNATA MONDIALE DEL MALATO

 * Forse da anni  non ce ne siamo accorti ma...la percezione dopo un anno di pandemia è che siamo tutti scoperti più fragili e che la morte fa parte della parabola della vita,e forse abbiamo mutato il nostro modo di rapportarci alla vita e alla morte, alla salute e alla malattia...o forse no! Ma di fronte alle grandi battaglie, anche quella della morte, l'individuo singolo si sente solo e quindi il bisogno di avere legami fondamentali con la famiglia e la comunità è molto aumentato...

* Un'altra dimensione di cui forse ci siamo resi conto è che la vita è una domanda aperta e che la risposta, cioè il suo senso, chiede un cammino di conversione meno facile di quanto si immaginava . C'è bisogno  di un significato da darsi " in questa emergenza spirituale" dice il Vescovo Mario; essere accanto ai malati per capire il dono prezioso della vita: non è scontato, cercare di vedere come Gesù sia "la porta" per attraversare la malattia...

* Papa Francesco ha detto più volte...che il peggior rischio della pandemia è sprecarla. Questa tentazione è annidata in ognuno di noi: si rischia di uscire in fretta da questo periodo per poterlo dimenticare...Invece dovremmo rileggere questo lungo anno e i mesi che verranno per armonizzarli con il resto della vita, osservando come gli ideali e gli obiettivi che ci eravamo dati, sono stati purificati da questo momento e abbiano acquistato un valore nuovo...

                    (...spunti di Mons. Luca Bressan Vescovo ausiliare di Milano )

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