martedì 9 dicembre 2014

COLUI CHE PARLA COME UN' AQUILA

     E' la traduzione del nome azteco "Cuauhtlatoatzin" che stento a leggere e tanto meno a pronunciare. E' il nome di Juan Diego, di Guadalupe, Messico, che oggi il calendario liturgico ricorda tra i santi, proclamato da Giovanni Paolo II nel 2002.
     Ricevette il Battesimo a 50 anni, sposato; un giorno "vide la Perfetta e Sempre Vergine Maria, Madre del verissimo e unico Dio." (Parole di documenti ufficiali di allora 9 Dicembre 1531) che gli chiese di fare costruire dal vescovo una chiesa in suo onore: il Santuario di Guadalupe.
     Rimasto vedovo visse i suoi ultimi anni come sacrestano del santuario nella penitenza e nella preghiera testimoniando a tutti l'invito ricevuto a chiedere "grazie" alla Madonna, come figli ad una Madre. Il Santuario di Guadalupe oggi è tra i più famosi e frequentati del mondo.

     Ieri sera ho visto parte di una trasmissione sulle "apparizioni" della Madonna ai veggenti di Medjugorje  con credenti e non credenti. Un non credente, ammalato, in carrozzina, diceva che lui sta bene così...una credenti diceva che  non ci vuole ragionare, ma il cuore...
     Oggi ho incontrato un amico prete che è già stato 40 volte a Medjugorie e uno 70 volte a Lourdes.

Mi sono chiesto se la Madonna parla come un'aquila ( ma come parla un'aquila?). Dicono che parli normalmente, come noi, con il nostro "dialetto".

Io credo, accetto, che abbi parlato e cerco di stare in silenzio e quando arrivo al profondo di me sento che esistere è essere chiamati, non credo con voce di aquila, e che posso rispondere anche se la mia risposta non è un volo di aquila.

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