Con questa o con altre definizioni si dice solitamente delle persone "consacrate" come suore, frati, religiosi in generale...
Invece la loro presenza è proprio per educarci alla "vita buona" (è di moda dire così,oggi) e io direi ad essere "umani". Essi sono la memoria vivente del modo di essere e di agire di Gesù: e sappiamo che l'umano è fatto a sua immagine.
Significa cioè - ricordare il primato di Dio con una vita che ne testimoni la bellezza e
siamo tutti affascinati dal sorriso della monache ci clausura...
- vivere la fraternità pur con i limiti di ogni persona(anche se religiosa).
Per presentare oggi all'umanità il suo vero volto, la Chiesa ha
urgente bisogno di comunità fraterne (lo propongo da sempre!)
- uno stile di vita con i consigli evangelici (povertà, castità, obbedienza)
che sono proposta educativa per tutti nelle proprie condizioni
Fuori dalla storia sono coloro che non vivono la propria umanità
come i religiosi ci propongono.
Essere umani è vivere religiosamente, fraternamente, sobriamente.
Non ti pare?
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