domenica 6 dicembre 2020

IV° DI AVVENTO 6 Dicembre 2020 Rito Ambrosiano

 * Isaia 16,1-5 Agli inviati che chiedono accoglienza per"idispersi di Moab", nemici storici di Israele, ol profeta suggerisce di madare "l'agnello al signore della regione" come donativo di pace. All'umanità che invoca redenzione e salvezza, il Pade manderà Gesù, l'Agnello di Dio. Costui, nella mansuetudine e nella fedeltà, porrterà il diritto e la giustizia a tutti i popoli.

* 1Tes.3,11-4,2 Paolo non esita a presentare se stesso come guida, sicura e esemplare, per tutti coloro che hanno ascoltato la sua predicazione. La sua preoccpupazione principale è che nessuno, dopo avere accolto la Parola, smetta di progredire, crescendo,secondo la Grazia del Signore, "saldi e irreprensibili nella santità", e sovrabbondando nell'amore per i fratelli e verso tutti.

* Mc 11,1-11 La scelta di entrare in Gerusalemme su un puledro d'asina corrisponde a un preciso "bisogno" del Signore: dare alla folla l'occasione per acclamarlo con le parole del salmo 117 ( Benedetto coluin che viene nel nome del Signore), affermando nello stesso tempo la diversità della sua venuta rispetto a quella dei re, che entrano in città da dominatori e con cavalli di guerra.

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