domenica 18 aprile 2021

LA PAROLA DI DIO nella III° DOMENICA dopo PASQUA

 * Il carcere duro cui sono sottoposti Paolo e Sila non ne fiacca lo spirito. Al contrario nel cuore della notte cantano"inni a Dio", suscitando l'attenzione degli altri prigionieri. Dio interviene e li libera dalle catene, ma essi più che dal fuggire dla carcere si preoccupano di evanggelizzare il loro carceriere e di battezzarlo "con tutti quelli della sua casa". At 16,22-34

* Il ministero di Paolo è qui tratteggiato: egli deve annunciare che ognuno che accoglie Cristo riceve in sè "la speranza della gloria" e diviene in Cristo "uomo perfetto". Per realizzare tutto questo vanno messe in conto fatiche e sofferenze le quali, sopportate con animo lieto e vissute in unione "ai patimenti di Cristo", sono tesoro per la Chiesa. Col 1, 24-39

* La dimora definitiva dei credenti si chiama "casa del Padre" e lì abita sempre il Figlio e con lui e grazie a lui quelli che sono stati generati figli mediante il battesimo. Risorgendo dai morti, il Figlio torna al Padre e riapre ai figli l'accesso al Padre. Infatti egli è " la via, la verità e la vita" e senza di lui nessuno " viene al Padre ", lo conosce e lo vede. Gv 14, 1-11a

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