giovedì 24 ottobre 2013

NON RIMANE FUORI !

E' stato detto e scritto tante volte. In questi ultimi giorni è stato ribadito anche dalle Autorità Istituzionali, come tante altre volte, ma non credo si muova qualche cosa.

E' la situazione dei carcerati nella carceri italiane. Non so se sei mai stato in carcere a trovare qualcuno; come sacerdote a volte mi hanno fatto anche entrare nei reparti interni.

    Il dramma è quello che c'è nel cuore delle persone, dei detenuti e la capacità di guardarci dentro.
Si tratta di riconoscere che nessuna cella è così isolata da escludere il Signore, che Dio non rimane fuori dalle prigioni, che il suo amore paterno e materno arriva anche nelle carceri sovraffollate, e che dietro le sbarre ci sono persone animate dalla speranza che è quella della "gente per bene", che chi è in carcere ha lo stesso desiderio di felicità e di libertà che c'è in me, in te, in tutti.
    Si parla, da chi "vive" in carcere come i cappellani e anche tanti volontari, di "giustizia di riconciliazione" con orizzonti spalancati sul domani verso chi è in carcere e soffre, non sa forse perdonare, non sa forse amare.

     "Ero in carcere e siete venuti a trovarmi" ci dirà all'ultimo giorno. 

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