* Il 28 Giugno 1957 disteso sul pavimento del Duomo ( con...tappeto!) mentre mi dicevo "ormai è finita l'attesa"... ho fatto le promesse sacerdotali che dicevano:
" Volete unirvi intimamente al Signore Gesù, modello del nostro sacerdozio, rinunciano a voi stessi e confermando i sacri impegni che, spinti dall'amore di Cristo, avete assunto liberamente verso la Chiesa ? "
" Volete essere fedeli dispensatori dei misteri di Dio per mezzo della santa Eucaristia e delle altre azioni liturgiche, e adempire il ministero della parola di salvezza sull'esempio del Cristo, capo e pastore, lasciandovi guidare non da interessi umani, ma dall'amore per i vostri fratelli e sorelle? "
La concretezza del rinunciare a se stessi diventano il compito dell' obbedienza al Vescovo e l'impegno della castità e da 59 anni, il Giovedì Santo ripeto: " Lo voglio!"
E mi vado ripetendo da allora spesse volte: " Quando eri giovane andavi dove volevi, adesso un Altro ci cingerà e ti condurrà dove tu forse non vorresti " Gesù in Gv 21,18
Nella mia vita di sacerdote l'obbedienza la Vescovo è capitato almeno sette volte...di andare dove forse non avrei voluto, ma sono sempre stato contento...le infedeltà all'amore di Cristo...sono incalcolabili ma... sono nell'abbraccio della Misericordia.
Pregate per me!
grazie di tutto
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