giovedì 19 ottobre 2017

LA MORTE COME GRAZIA

* La morte: se ci pensiamo mette a nudo la nostra vita, ci fa scoprire atti di orgoglio e vanità...ci accorgiamo di non avere amato abbastanza e di non avere cercato ciò che era essenziale...ma ci fa vedere ciò che di buono abbiamo seminato...

* Leggendo il Vangelo ci accorgiamo che Gesù ha illuminato il mistero della nostra morte, ha pianto alla morte del suo amico Lazzaro e ha dato la vita ad altri morti, riconoscendo che la morte è uno sfregio al progettto buono della creazione e si pone come rimedio mettendoci  sul crinale della fede. Dice alle sorelle di Lazzaro: "Io sono la resurrezione e la vita, chi crede in me anche se muore vivrà, che vive e crede in me non morirà in eterno. Credi tu questo?"

* Tutta la nostra esistenza  si gioca sul crinale della fede e il precipizio della paura. La morte per ci crede è la porta che Gesù ci apre e prendendoci per mano dirà:"Vieni con me..." e spalancherà completamente la porta...per chi dubita è uno spiraglio di luce che filtra da una porta che non si è chiusa proprio completamente...

* Ogni tanto canto (anche eri sera con gli amici di san Luca) " Quando salirò negli spazi Tu aprirai per me la bianca porta...Signore ti troverò...! " Salutandomi sulla porta di casa,  un amico mi ha detto: " Ci rivedremo prima o poi, passando per la bianca porta!"...

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