* La cosa peggiore che può capitare è soffrire nell'abbandono, senza essere ricordati. Da questo ci salva la preghiera. Perchè può succedere, e anche spesso, di non capire i disegni di Dio. Ma le nostre grida non ristagnano quaggiù: risalgono fino a Lui che ha un cuore di Padre, e che piange Lui stesso per ogni figlio e figlia che soffre e che nuore. Da questo ci salva la preghiera...
* La cosa peggiore che può capitare è soffrire nell'abbandono, senza essere ricordati, e allora ti succede di fermare il pensiero su quanti in questi mesi, in tutto il mondo, sono morti soli. Su quelle bare portate via con i canion, nelle fosse comuni in Brasile e altri paesi, uomini come materia da smaltire. " la morte che rende uomini e donne cose" come scrive Simone Weil...
* Magari erano ricchi e potenti e dopo una vita di dimenticanza ritrovano le parole del Padre nostro... Nella preghiera il dolore si fa relazione e questo cambia del tutto l'orizzonte. Non sei più solo davanti a un muro cieco e incombente, Dio ti ascolta e per lui ogni nostro dolore "è sacro", in Dio ogni volto è conosciuto e prezioso..
* Dio piange per i nostri dolori e ha voluto farsi uomo per poter piangere e fa bene nei momenti brutti pensare ai pianti di Gesù davanti alla tomba di Lazzaro con uno sguardo che va oltre il buio, spera...
§ Sunti del Papa all'Udienza di ieri: dal pianto e dalle sofferenze di Cristo la nostra forza nel dolore §
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