E' sorta alla fine del 1800 come manifestazione di donne per un incendio avvenuto nella fabbrica dove lavoravano, trattate indegnamente come si trattavano allora tutti gli operai:
come schiavi dei "padroni"...Informarsi sulla "condizione operaia " del tempo...
Oltre ovviamente a Maria di Nazaret, alla mia mamma e a tante ragazze e donne
che ho incontrato e mi hanno aiutato nella vita, da tanti punti vista e che, se mi
leggono, ringrazio di cuore, ti voglio semplicemente ricordare alcune donne che mi
hanno entusiasmato con il loro coraggio, come Giovanna d'Arco, o con la loro vita
e i loro scritti che leggevo avidamene e con commozione a volte, da giovane prete e
anche prima:
* Simone Weil , filosofa, dopo la prima giovinezza convertita alla Chiesa, morta sola,
povera, dopo avere lavorato nelle fabbriche per condividere:"La condizione operaia"
(un libro da leggere), se lo trovi, e anche "L'attesa di Dio" e "L'ombra e la grazia".
* Edith Stein , filosofa ebrea, convertita alla Chiesa, diventata monaca, presa
dai nazisti e morta a Auschwitz. Ci sono molti scritti ...su tutto ciò che riguarda
la vita! Per conoscerla ti consiglio: C.Romano - Questa è la verità - ed. Guida
* Madeleine Delbrel che si è impegnata negli anni '30 a condividere semplicemente la
vita operaia in una città atea e comunista della Francia: "Noi delle strade"
racconta la sua esperienza come anche:"Nella città della gioia".
Tante donne, segno della bellezza di Dio ( non è solo estetismo ) .
Ai tempi...non si usava tra noi proletari...
Domani, se a te fanciulla, offrono un fiore, chiediti: " Io di cosa sono segno? che...profumo porto "?
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