sabato 10 marzo 2012

IL CUORE

Anche questa parola...il cuore, crea confusione, come la parola amore che normalmente è un sentimento che va e che viene, per cui quando va...ci si saluta, almeno spero, e si comincia con un altro/a...sentimentalmente.
      Ho trovato questa considerazione che condivido: 
" Per noi oggi il cuore è un organo di servizio, un meccanismo che la chirurgia manipola, restaura con bypass e pacemaker, perfino sostituisce...è un organo sprovvisto di intenzione..."
     Nel linguaggio biblico invece il cuore é...come il centro di comando, il centro delle decisioni. Salomone, che ricordiamo forse tutti per la sua " sapienza" come capacità di distinguere il bene dal male, chiede a Jahvè "un cuore che ascolta" perchè quello è l'organo dell'intelligenza.
     E' interessante allora dire non con ma in tutto il tuo cuore.
Vuol dire allora con tutto te stesso: parole e canti, ...sorrisi e lacrime...pensieri e giudizi.
Il comandamento della carità allora diventa: "Ama Dio in tutto te stesso".
E' meno sentimentale ma più concreto, vero, ed esige una educazione di sè che nasce dal silenzio là dove tu ti accorgi di essere, ti accorgi che ti è dato di esistere, che sei voluto da un Tu che ti ha dato un cuore.
Mi ha dato un cuore che ascolta e può scegliere tra il bene e il male.


   

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