sabato 4 maggio 2013

UN GIORNO DEVI ANDARE

Da più di un mese "tiene il cartellone" come si dice. Mi ha stupito tanto successo perché il tema fondamentale è la vita, il dolore, il buio di Dio che "non dice niente", la vita gioiosa e drammatica dei favelados brasiliani, il coraggio dei missionari cattolici che hanno anche a che fare con le numerose sette religiose che promettono e affascinano e con i "capitalisti" che vogliono comperare i terreni illudendo la tranquillità negli appartamenti dei "casermoni" della città...
   ...e una giovane donna italiana (?) che perso il bambino piccolo, è abbandonata dal marito e, sconvolta dal dolore, cerca andando lontano, in Brasile,  con diverse esperienze di condivisione, la pace del cuore...Forse la troverà quando, intuita la presenza di Dio in tutte le situazioni, saprà dire questa preghiera recitata dalla "badante" brasiliana alla morte della sua nonna:

     " ...grazie alle tue braccia che hanno sostenuto nella fatica, grazie alle tue mani che hanno accarezzato e cucinato, grazie ai tuoi occhi che hanno fatto contemplare cose meravigliose, grazie alle tue gambe e ai tuoi piedi che hanno portato alle persone cui sei stata vicina, grazie al tuo sesso che saputo dare gioia e ha generato figli, figlie, che hanno continuato la vita, grazie  al tuo cuore e alla tua anima che hanno saputo amare e essere amati."

Anch'io, anche tu, un giorno  dovrò andare. Prego perché sia risposta alla sua chiamata.

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