Arriva un po' di corsa in chiesa, si mette in ginocchio a pregare, e poi mi vede e si mette a piangere disperatamente, come può fare una ragazza grandicella.
Mi commuovo anch'io, cerco di calmarla; ha tredici anni: è fuggita di casa dalla mamma.
La faccio parlare seduta in casa, ha sete sorseggia e mi racconta, ancora tra i singhiozzi: la mamma è separata, i rapporti sono tesi, non si sente amata, c'è una sorellina più piccola, vorrebbe andare ad abitare dal papà...intanto riesco a farmi dare i numeri di telefono. Trovo la mamma che, sentendomi, si calma, mi dice di aspettare che arriverà con i carabinieri e che già chiamato e il papà.
La convinco a lasciar perdere i carabinieri e intanto parlando con la ragazza... mi dice che cercherà di perdonare ma non sa che parole dire ; mi racconta anche dei libri che legge: sono tutte storie drammatiche di ragazzi e ragazze soli, in situazioni di disagio, di guerra, abbandonati...
Arrivano i suoi senza carabinieri! C'è differenza tra l'abbraccio al papà e alla mamma, anche nei loro occhi...cerco di suggerire qualche cosa alla mamma...
Ho capito il perché di quelle lacrime, di tanto dolore...spero lo capiscano tutti i genitori!
Nessun commento:
Posta un commento