mercoledì 13 dicembre 2017

DAL RANCORE ALLA GRATITUDINE

* Una persona amica mi ha inviato riflessioni sulla situazione dell'atteggiamento "di rancore" che prevale nella mentalità e nel linguaggio  degli italiani, oggi. Uomini e donne che non vedono della loro vita, niente se non ciò che manca...e l'immigrazione avversaria del benessere dei cittadini...

* Francesco Papa ieri ha detto. "Quando la nostra preferenza è per il risentimento...allora abbiamo il cuore amaro...siamo attaccati al negativo dovuto alla ferita del peccato che c'è dentro di noi, preferiamo rimanere soli...non ci piace mendicare la consolazione...

* La dimensione della gratitudine sembra trascurata: quel fare memoria di quanto bene si è ricevuto dal nascere in Italia e non in altri paesi del mondo insanguinati...dell'essere andati a scuola, educati...

§ Il problema e la via della soluzione è: " Che cosa sarà dell'uomo/donna dopo la morte? Dio è un Dio vivo,è la sicurezza della nostra vita oggi. Da questa certezza nasce la pace dello spirito, e vivere per Dio è vivere davvero...Lui invita tutti nelle sua Casa e ci ha promessso una consolazione eterna, una speranza felice...Diciamo consapevoli: Padre nostro...venga il tuo regno..."

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