mercoledì 17 marzo 2021

LA FELICITA' DI SAN GIUSEPPE

* La felicità di san Giuseppe non è nella logica del sacrificio di sè, ma nel dono di sè. Non si percepisce mai in quest'uomo frustrazione ma solo fiducia. Il Suo persistente silenzio non contempla lamentele ma sempre gesti concreti di fiducia. Il mondo ha bisogno di padri, rifiuta padroni, rifiuta che vuole usare il possesso dell'altro per riempire il proprio vuoto; rifuta coloro con confondono autorità con autoritarismo, confronto con oppressione, carità con assistenzialismo, forza con distruzione...

* Ogni vera vocazione nasce dal dono di sè, che è la maturazione del semplice sacrificio,... anche il matrimonio non è solo sacrificio ma segno di bellezza e di gioia...La paternità che rinuncia alla tentazione di vivere la  vita dei figli spalanca sempre spazi all'inedito. Ogni figlio porta sempre con sè un mistero che può essere rivelato solo con l'aiuto di un padre che rispetta la sua libertà...Un padre consapevole di vivere pienamente la paternità quando si è reso  "inutile" quando vede che il figlio/a cammina solo/a sui sentieri della vita...

* Come Giuseppe che ha sempre saputo che quel bambino non era suo, ma era sto semplicemente affidato alla sua cure...come Gesù che dirà: " Non chiamte nessuno di voi - padre - sulla terra perchè uno solon èil Padre vostro, quello celeste" (Mt 23,9) Tutte le volte che ci troviamo nella condizione di esercitare la paternità, dobbiamo sempre ricordare che non è mai esercizio di possesso, ma segno che ronvia a una paternità più alta come Giuseppe ombra dell'unico Padre celeste...

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