martedì 20 dicembre 2011

DUE VITE, PER SEMPRE!

Lo avevo appena cercato al telefono; mi hanno detto che era uscito; l'ho ricercato e non ho avuto risposte. Si chiamava Luigi.
Oggi leggo in un necrologio di "Avvenire" che ci saranno i funerali domani!
      Era un amico, sacerdote. Aveva due anni di ordinazione sacerdotale più di me e ci siamo incontrati in Seminario a Seveso dove lui insegnava già e io arrivavo per essere collega per le medie (allora dalla 1° alla 5° Ginnasio; materia di insegnamento: Lettere).
Ricordo le risate che facevamo, noi due interisti, agli altri "colleghi" per le vittorie nerazzurre, o lo battute quando, in refettorio, a noi che eravamo gli ultimi , non arrivavamo...che i vassoi vuoti!!!
E le nostre scelte politiche per il centro - sinistra!
Ricordo anni dopo, i suoi commenti alle Liturgie domenicali che leggevo con attenzione  per imparare, anche. Poi...ci si perde di vista...
L'ho ritrovato recentemente in un articolo su "Il gallo".
Quando salirò negli spazi di Dio...ci sorrideremo in una vita per sempre!
   Havel invece mi aveva affascinato durante la "primavera di Praga" una tra le prime
   rivolte popolari contro il comunismo.
   Era stato in carcere più volte con altri amici dissidenti.
   Ricordo alcune sue espressioni: alla moglie dal carcere: " L'amore vincerò l'odio..."
   o dal balcone, alla folla che riempie la piazza dopo che i carri armati russi se
   ne sono andati dice: " La verità vince!"... per un socialismo dal volto umano.
   Poi dopo la Presidenza ritornò alla letteratura...
   Esempio di  rivoluzione morale, prima di tutto, per dare senso all'economia e alla
   politica.
Anche lui spero di ritrovare negli spazi di Dio, in una vita per sempre!

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