domenica 14 luglio 2013

POLITICA - DEMOCRAZIA E DIO

     "Dare a Cesare ciò che è di Cesare..."
Significa fare "politica" come organizzazione della "cosa pubblica": al tempo di Samuele il popolo chiesa un re...quando inizia il cristianesimo c'è Cesare/Imperatore. Ci vuole una  autorità, ma rischia di diventare dittatura e distruggere ciò che non entra nei propri progetti.
Adesso in Italia siamo in una fase di personalizzazione del "potere": rischio dittatura!
     Il minore dei mali per l'organizzazione della "cosa pubblica" è " la democrazia" come governo del popolo. Per questo si deve partecipare alle votazioni per eleggere "partiti e persone" che abbiano una cultura ricordando: che la verità non va a maggioranza e che chi vince le elezioni, deve cercare il "bene comune" cioè che ognuno possa avere: vita/salute, casa, lavoro, cultura e religione, se vuole.
    E "Dio" ?  " Dare a Dio ciò che è di Dio" !
 L'ideale sarebbe "cercare il bene degli altri come lo vuole Dio" che ci ha parlato con Gesù. Per questo occorrono persone che " facciano domande, suppliche, preghiere per tutti quelli che stanno al potere...perché conducano una vita dignitosa e dedicata a Dio..."

E' utopia ? Penso che ognuno possa ripartire e vivere così dicendo ogni mattina: " Ti adoro mio Dio...ti offro le azioni della giornata...fa che siano secondo la Tua volontà..."

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