mercoledì 16 dicembre 2015

UN UOMO GIUSTO

* Dopo avere saputo dalla sua ragazza che era incinta, a fatica si addormentò.
E fece un sogno:

" Capelli d'oro, veste bianca... aveva in mano un fuoco vivo, la fiamma era una lama di spada, ai fianchi una cintura con una scritta: - Chi come Dio? - Il mio peccato: non aver creduto a Maria.- 
Mi sentivo in colpa. Disse: - Quassù l'Altissimo giudica, non tu, Giuseppe di Nazaret. Hai posto la tua fiducia in Dio, per questo sarai chiamato Giusto.  Non hai cacciato di casa la tua sposa, non le hai recato offesa e la tua fede è rimasta accesa. 
Per ordine divino io ti dico che sarai tu il custode del Fuoco. Non temere di prendere Maria con te, poiché ella è la via che Dio ha scelto per venire al mondo. Il Figlio che in lei vive è Santo. 
E tu lo chiamerai Gesù..."

Giuseppe si svegliò dal sonno...andò a casa di Maria la chiamò...
" ...che cosa vuoi? che c'è ?" Dissi soltanto: - Te e Dio.- Io me lo sentivo - mi rispose. 
Era caldo, fiorivano le rose, parlammo quella notte per tre ore, seduti al buio, sotto il firmamento...Che cosa ci siamo detti? Tutto!"

Oggi si ricorda, nella Liturgia Ambrosiana, l'Annuncio a Giuseppe. Mi piace riportare anche per te, questa ipotesi di ricostruzione di G. Pizzol  " Giuseppe il falegname" - Itaca

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