Dentro tutte questi insulti politici a anti ecclesiali di questi tempi, ho letto di Italo Piccini, morto nel 2010, sindaco di Livorno, città notoriamete comunista e della sua cordialità e amicizia con Alberto Ablondi vescovo di quella città fino a 2010.
Certamente Ablondi era una vescovo,attento alla realtà del suo popolo, oggi lo direbbero di sinistra..perchè non sanno più distinguere come ai tempi di Noè...
Sindaco e vescovo si parlavano discutevano ma con lealtà: scrisse Ablondi, alla
morte dell'"amico"sindaco, un articolo titolato: " Insieme alla meta"
Il sindaco con la giunta,invitò un giorno il vescovo sulla nave per un festeggiamento, presentandolo con il saluto "Ecco lo sceriffo!"
Il Vescovo accettò la medaglia d'oro del porto ma disse che ne avrebbe dato il
valore in lire ai poveri. Aveva imparato, disse, dalla sua mamma che altempo del
fascismo non volle consegnare la sua fede di matrimonio per il valore spirituale che
aveva... ne comperò un'altra per non perdere il ricordo della prima, la "vera".
Qui mi ritrovo una umanità vera non ideologicamente schierata.
Non parliamoci nè discutiamo per schieramente.
Ci riusciro? Spero di si anche se il primo atteggiamento da tenere è il dialogo
intelligente tra diversi e non la contrapposizione ideoligica: giocando al due
o a scopa d'assi al bar della Parrocchia...
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