Una telefonata mi comunica che il Piccolo Fratello di Gesù Raimondo, don Rai lo chiamavamo noi della "Riva" dove ci siamo conosciuti, dopo tre giorni di agonia è morto, al Palazzolo di Milano.
Certo me lo aspettavo e ho pregato tanto per lui in questi giorni; ma quando l'ho ricordato durante la Cena del Signore, questa sera, mi sono commosso.
Mi è stato amico e guida e fratello nella fede nel sacerdozio: lo andavo a trovare il più possibile in questi anni di degenza in questo Istituto.
Famiglia povera, settimo figlio a 14 anni deve lavorare per vivere; incoraggiato dai genitori lavora e studia fino alla maturità; lavorando in una officina, era piccolo di statura, lo chiamano "el tulin de l'oli " e ricorderà sorridendo questo soprannome.
Tenente degli Alpini, ferito in Albania mentre i suo battaglione, trasferito, morrà in Russia, dopo un anno di ospedale...sceglie un servizio più alto. il sacerdozio. Prima alla periferia di Milano, poi come vice-assistente spirituale delle ACLI amando il mondo del lavoro e pregando anche a lungo per loro nella Cappella della Sede milanese dell'Associazione (stato con lui, a volte, da seminarista).
Dopo essere stato, in Lambretta !, in Terra Santa e a Nazaret, ottiene, dal' Vescovo di Milano Montini, di diventare Piccolo Fratello seguendo la spiritualità di Foucauld. Sarà a Marsiglia a lavorare come camionista fino alla pensione ( io sono stato a trovarlo... in moto!). Tornato in Italia con altri servizi, a Rivolta d'Adda tra i malati di mente...oggi è nella braccia del Padre.
Raccontando la sua vita diceva che ha sempre cercato di dire "si ! ".
Adesso prega per me!
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