venerdì 14 giugno 2013

A L I E N A T I e forse A N A L F A B E T I

Ho cliccato ieri sera una trasmissione su "La7TV" che doveva essere sulla cricca gay in Vaticano e stava parlando il capetto di un partito "politico"; diceva che  " la Chiesa è indietro, chiusa sul problema degli omosessuali e dei divorziati  e non so su cosa altro.
Mi capitato lo scritto di un laico cattolico citato dal teologo don Franco Manzi conosciuto da noi.

"Il cristiano guarderà con la massima delicatezza  a ogni condizione sessuale e a ogni esperienza di amore, che è sempre un dono, anche la più povera e irregolare . Anche se è irregolare non possiamo negare che in essa vi sia amore...anche nella devianza ci può essere "grazia" : tutto è possibile a Dio.
Nella Chiesa non ci sono solo i celibi per vocazione, i fidanzati e gli sposati. Ci sono anche divorziati e vedovi, poligami e omosessuali, donne e uomini che vivono una solitudine che non hanno scelto. La nostra parola non deve mortificare nessuno."

Scritto nel 1999 con approvazione ecclesiastica. Penso di non dovere più puntualizzare al riguardo!

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