mercoledì 22 aprile 2015

DIO STRANIERO, ANNEGATO

   " Dio straniero, annegato un'altra volta nel Mediterraneo che da anni è il grande cimitero dei poveri in fuga  da guerre e miserie dovute anche alla nostra politica e economia.
   Dio, emigrante forzato, violentato, scartato e crocefisso anche a causa della  indifferenza e della non politica al riguardo di un continente che si ritiene faro di civiltà...
   Dio dal volto dei mille colori aiutaci a non fare preferenze di persone e non oscurare il tuo volto che splende sul volto di ogni persona..."

Mi sembra possa essere di questi tempi la nostra preghiera quotidiana,

Come  questa preghiera, laica, di Erri De Luca:

" Mare nostro che non sei nei cieli
all'alba sei colore del frumento al tramonto dell'uva di vendemmia,
Che abbiamo seminato di annegati più di qualunque età delle tempeste tu sei più giusto 
della terra ferma pure quando sollevi onde a muraglia che poi riabbassi a tappeto...
custodiscile vite, le visite cadute come foglie sul viale, fai da autunno per loro
dà carezza, abbraccio e bacio in fronte di padre e di madre prima di partire." 

Il mare segno dell'Amore misterioso del Padre che è Madre.

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