Non ricordo ( è l'età ?!?) che si ricordasse oggi il giorno della morte di Ambrogio vescovo...( è morto il sabato Santo del 397) il suo storico, contemporaneo, Paolino, scrive delle sue ultime ore, " il transito", e la folla enorme che ha accompagnato i suoi funerali.
In una delle sue ultime considerazioni, Ambrogio disse così:
" Non così male ho vissuto tra voi, da vergognarmi di vivere ancora.
Nè mi impaura la morte, perchè buono è il padrone che abbiamo!"
Condivido certamente l'abbandono fiducioso a un "padrone" buono, e mi conforta;
ma sul "come ho vissuto tra voi"...mi lascia perplesso...
E mi ha fatto ripensare al problema del male, del peccato,che, umani, facciamo. Perchè?
Quello che "Dio" aveva fatto l'umano vide che era una cosa "molto buona".
Ma ci ha fatti liberi di scegliere. E io spesso faccio come Adamo, dico di no!
Tuttavia, non voglio essere orgoglioso, ma, se oggettivamente ho sbagliato,
nella mia anima (nel mio spirito, cuore,) non c'era la volontà di dire no al Signore.
"Due uomini, uno ci vende al "peccato" (Adamo), uno (Gesù) ci libera dal peccato"
Ho letto così in Agostino, discepolo di Ambrogio vescovo.
Spero al mio transito di non avere paure "perchè buono è il padrone che abbiamo."
Pensa te cosa mi è venuto di scrivere questa sera! Tu cosa pensi?
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