domenica 28 ottobre 2012

PER CAPIRCI


Spesso si ripetono, si dicono e anche si...pregano "parole" senza  averne chiaro il contento o non dando lo stesso contenuto o significato.
" Chi crederà (fede) sarà salvato (salvezza) "
La fede è un rischio: se ho una domanda e cerco la risposta posso trovare chi me la indica.
Accettare questa indicazione è un rischio.
Ogni atto di fede, di fiducia è un rischio: solo se rischio posso verificare la verità della indicazione data.
Non si deve dire "...credo..non credo in Dio..." L'esistenza di Dio non è un atto di fede ( anche Satana sa che c'è Dio) ma l'esito della ragione che cerca la risposta esauriente alla domanda." Perché ci sono ? e dopo la morte cosa c'è ?" La risposta ragionevole ed esauriente è: non so, mah! (si usa di solito la parola "Dio").
     Salvezza indica uno scampato pericolo: es. sono uscito di strada con la macchina e sono salvo.
     Il pericolo più "vicino" e possibile è quello di sbagliare la vita: quando faccio bene, quando faccio male?
     Dire che Gesù mi dà la salvezza significa dire che mi indica la strada, il senso della vita.
     Se rischio di accettare la sua proposta ho fede in Lui, e riconosco che mi salva (salvezza ) dal pericolo di
     sbagliare la vita.
E' chiaro ?

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